L’offerta, i 350 milioni e la smentita Barone: "Il club non è in vendita"

Un fondo arabo si sarebbe fatto avanti per acquistare la società. Dal web l’ennesima voce sulla cessione. Il dg viola duro: "Attacchi inaccettabili, soprattutto in questo momento. Ma noi abbiamo le spalle larghe"

di Giampaolo Marchini

La Fiorentina è in vendita. No, non lo è. Indiscrezione (l’ultima in ordine di tempo firmata calciomercato.com) e smentita (timbrata da Joe Barone) che viaggiano sullo stesso binario. La certezza è una: la Fiorentina è diventata una società appetibile. Non c’è ombra di dubbio. I motivi tanti, a iniziare dalla costruzione del Viola Park che di fatto ha messo il club ‘sulla mappa’, come dicono gli americani. E Rocco Commisso sa bene cosa vuol dire. Ecco perchè più di ogni altro precedente proprietario ha voluto dare solidità alla sua creatura, oggi anche sotto il profilo sportivo, dopo un paio di anni complicati. Se ci fosse stato pure lo stadio di proprietà, sarebbe stato il top, ma questo fa parte di un’altra storia.

Il ritorno in Europa ha riacceso i riflettori, magari mai veramente spenti, su quanto sta accadendo a Firenze. Idee nuove, progetti concreti e proprietà solida. Ecco perché ciclicamente riaffiorano voci su una possibile cessione. Stavolta si parla di un fondo arabo, con cifra già stanziata (350 milioni di euro) , e anche un arco di tempo entro il quale firmare il closing: l’ultimazione del Viola Park. Insomma, un’operazione con un’architettura precisa per tempi ed esborso economico. Tutto fatto, insomma. Tutto troppo semplice, nella loro complicazione. Voci alimentate anche dal lungo periodo di assenza dall’Italia del presidente Commisso. Un lungo periodo ‘giustificato’ di recente da Rocco per problemi di salute superati. In quella occasione era stato proprio il tycoon a respingere al mittente le voci di una possibile cessione, catalogandole sotto la voce fake news.

Il dg Barone, in tempi non sospetti le bollò invece come chiacchiera da bar. Stavolta, però, si è resa necessaria una dura presa di posizione: "E’ evidente che ci siano delle persone che non ci vogliono bene. Si vede anche nei momenti di gioia come oggi (ieri con il rinnovo di Italiano, ndr). Lo ripeto nuovamente: la Fiorentina non è in vendita. Voglio anche precisare che Rocco Commisso ha sempre avuto una strategia ben precisa: come non ha mai cambiato la moglie e non ha messo mai in vendita la Mediacom, anche la Fiorentina non è in vendita".

Parole che non ammettono repliche, e che sgomberano il campo a qualunque ipotesi. Eppure le voci si rincorrono e tornano fuori ogni volta con particolari in più. E su questo Barone taglia corto: "Noi siamo qua per lavorare per la città e per la tifoseria, e si vede dagli investimenti che abbiamo fatto. La società, che noi oggi gestiamo, è un orgoglio, è senza debiti. Io chiedo ai tifosi di starci accanto, perché queste notizie, specie nei momenti di gioia come oggi (ieri, ndr), non fanno bene". Dunque la Fiorentina non è in vendita fino alla prossima smentita.

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