Lippi alla scrivania viola. Commisso apre il dibattito

Stamani il patron arriva a Firenze: subito il rebus sull’ingresso in società dell’ex ct. Tifosi divisi fra il ’nemico’ e un progetto sportivo ’grandi firme’

Rocco Commisso

Rocco Commisso

"Presidente, è possibile che Marcello Lippi sia un nuovo dirigente della Fiorentina?". Alzi la mano chi non crede che sarà questa una delle domande (se non la prima) che saluterà, stamani, il ritorno a Firenze di Rocco Commisso.

Dal tono della risposta o da quel "fake news" già utilizzato in tante occasione, si capirà insomma, se nel futuro del club viola ci sarà davvero un posto per l’ex ct della Nazionale. Magari su una poltrona accanto a quella di Pradè, magari, pronto, prontissimo, a dire la sua al momento della scelta del nuovo allenatore.

Di sicuro l’accostamento Lippi-Fiorentina si appoggia su almeno un paio di... precedenti. Il primo risale ai giorni in cui (siamo già nell’era Commisso) la panchina di Montella iniziava a scricchiolare. Si parlava di Lippi, come dt, come figura guida di una squadra che sarebbe stata in un certo senso ’commissariata’.

Accostamento numero due: qualche mese fa, Lippi in una delle sue interviste non aveva nascosto la propensione ’positiva’ a rispondere sì a un’eventuale chiamata della Fiorentina, ma non nel ruolo di allenatore.

Risposta mattutima di Rocco a parte, le voci relative a Lippi di sicuro hanno acceso un dibattito fra i tifosi viola che da un lato considerano, sempre e comunque, l’ex allenatore della Juventus una sorta di ’nemico’ al quale non si vorrebbe mai affidare la maglia viola. Lippi, di conseguenza, personaggio assolutamente scomodo se si dovesse ascoltare solo il cuore viola.

Detto questo, l’eventualità di avere Lippi nello staff dirigenziale fa anche pensare a un progetto di crescita assolutamente concreto. L’ex ct, di sicuro, sarebbe essenziale nella gestione del mercato per la sua esperienza internazionale. Ma Lippi rappresenta una garanzia anche nella gestione del gruppo, magari attraverso uno dei ’suoi’ allenatori. Fra questi la candidatura di Gattuso rimane assolutamente sulla scena. Come del resto quella di Simone Inzaghi, senza trascurare la mossa a sorpresa che coinvolgerebbe Paolo Cannavaro.

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