ALESSANDRO LATINI
Sport

La scelta del giovane portiere della Fiorentina. Martinelli, meglio secondo che in B

Se nella rosa della Fiorentina c’è un calciatore che sta sognando a occhi aperti quello è Tommaso Martinelli. Diciannovenne, fiorentinissimo...

La torre di Maratona che svetta sullo stadio Artemio Franchi di Firenze

La torre di Maratona che svetta sullo stadio Artemio Franchi di Firenze

Se nella rosa della Fiorentina c’è un calciatore che sta sognando a occhi aperti quello è Tommaso Martinelli. Diciannovenne, fiorentinissimo di Piazza D’Azeglio, con l’etichetta addosso del giocatore predestinato. La scorsa stagione è cresciuto all’ombra di David De Gea contro il parere di tutti. "Deve andare a giocare, sta perdendo tempo".

Alzi la mano chi non ha mai sentito questa frase rivolta a lui. Tommaso, però, è andato avanti a testa bassa per la sua strada e nel corso dell’estate ha fatto copia e... incolla. Chi si aspettava un prestito, scontato, magari in Serie B è rimasto deluso. Martinelli ha fatto sapere alla società di non voler andare da nessuna parte. E Stefano Pioli è stato della sua stessa opinione. Addio a Pietro Terracciano, ceduto così come il giovane Vannucchi (in prestito al Pontedera). La Fiorentina ha fatto posto per lui, il predestinato tifoso viola che fino a due anni fa andava con Rubino a vedere le partite in Curva Fiesole e che ora, da secondo, avrà la possibilità di ritagliarsi più spazio e mettere in mostra le sue qualità.

"Giocare con questa maglia addosso, soprattutto al Franchi, mi riempie d’orgoglio" ha detto il portiere. "E’ sempre stato il mio sogno, ogni volta che metto questa maglia sono felicissimo".

Brillano gli occhi di Martinelli mentre racconta le sue sensazioni dopo pochi giorni di ritiro. Obiettivo Conference, Pioli gli darà spazio nel girone, playoff permettendo. "Quando il mister mi chiederà di giocare risponderò presente. E’ il mio lavoro. Cerco di crescere in ogni allenamento, l’anno scorso sono cresciuto tanto anche a livello umano. Essere il vice De Gea è bellissimo, ma soprattutto è fantastico essere il secondo della squadra della mia città".

Alessandro Latini

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