Italiano, un tabù da sfatare "Pochi punti in trasferta"

Il tecnico viola presenta la sfida di Bologna: "Miha sta facendo un gran lavoro". Sul mercato e il futuro di Vlahovic: "Chiudiamo il girone di andata, poi si vedrà"

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di Giampaolo Marchini

Un derby dell’Appennino che vale molto di più delle recenti sfide che hanno messo di fronte Fiorentina e Bologna, questa volta al ’Dall’Ara’. Tre punti che potrebbero anche preludere al titolo di rivelazione di questa prima parte di stagione. Titolo effimero, ma che dà l’esatta dimensione del percorso che fino ad oggi hanno fatto queste due squadre. I viola in trasferta non sono sempre stati brillantissimi, dovendo smaltire le delusioni rimediate a Venezia e soprattutto a Empoli, quando sembrava che la graduatoria potesse prendere risvolti molto interessanti. La zona europea per entrambe – a quota 24 – è a portata di mano, ma per la Fiorentina l’imperativo è tornare a fare punti anche lontano dal ’Franchi’. "Dobbiamo fare un salto di qualità lontano da Firenze", l’attacco di Vincenzo Italiano alla vigilia della trasferta in Emilia, senza nascondersi, come detto che questa è "una partita importante per entrambe le squadre che hanno gli stessi punti in classifica e voglia di fare bene, per quanto mi riguarda anche di sognare"

Sognare. Una condizione della mente che ti permette anche di andare oltre i propri limiti, saltando ostacoli, ma con un obbligo: "Dobbiamo cercare di migliorare di partita in partita – conferma Italiano –, di mantenere sempre lo stesso spirito e la nostra mentalità deve essere sempre quella di cercare di vincere. Se qualsiasi giocatore si ruoti, la squadra riesce ad essere solida e mostra grande compattezza, allora possiamo sognare un campionato di livello". Ma è anche vero che il rovescio della medaglia e l’allenatore in questo senso, è molto chiaro: "Se non succede – prosegue – vuol dire che siamo dei folli, ma non lo siamo e vogliamo continuare a far bene".

Impossibile non fare riferimento all’ultima trasferta, che ancora brucia: "Non stiamo raccogliendo quanto seminiamo – sottolinea il tecnico viola –. Dobbiamo cercare di gestire meglio le partite e fare tesoro degli errori commessi al ’Castellani’, mai pensare di avere in pugno una gara se non è ancora finita". Una lezione mandata a memoria dalla squadra, prima di una partita che può "significare tanto per sia per noi che per il Bologna che sta concretizzando l’ottimo lavoro di Mihajlovic e ha in rosa giocatori interessanti".

La penultima considerazione è chiara: "Se ho chiesto alla società di tenere Vlahovic a gennaio per provare tutti assieme a lottare per l’Europa? Al momento no. Ora non voglio parlare di mercato, prima finiamo l’andata e cerchiamo di conquistare più punti possibili nelle ultime 4 gare poi si vedrà". L’ultima per Rocco: "L’ho sentito oggi (ieri, ndr), è carico, sta bene, è a casa per curarsi nel migliore dei modi. Tornerà presto con noi".

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