Volley, l'abbraccio mondiale di Firenze all'Italia. Pienone con l'Argentina, finisce 3-1

Mandela stracolmo per la sfida contro l'ex Velasco. Anche Matteo Renzi a tifare

Nardella, Lotti, Renzi e la moglie Agnese (foto LaPresse)

Nardella, Lotti, Renzi e la moglie Agnese (foto LaPresse)

Firenze, 15 settembre 2018 - Dopo l'esordio fiorentino con il Belgio (e ancor prima quello di Roma con il Giappone), l'Italia della pallavolo è tornata in campo al Mandela Forum di Firenze per la difficile sfida con l'Argentina del grande ex Julio Velasco.

Anche in questa serata il palasport di Campo di Marte è tutto esaurito, 7mila spettatori festanti: uno spot per la pallavolo in una città dalla grande tradizione sottorete.

In prima fila a tifare Zaytsev e compagni c'è anche Matteo renzi, insieme alla moglie Agnese Landini, accanto a lui il sindaco Dario Nardella e l'ex ministro dello sport Luca Lotti. "Il fatto che il Mondiale di pallavolo maschile si stia svolgendo in Italia "è merito di Carlo Magri, dell'attuale struttura della federazione, del presidente Cattaneo e naturalmente di Luca Lotti che ai tempi del governo ci lavorò. Avere qui a Firenze la Nazionale italiana è meraviglioso", ha detto Renzi. "Bello vedere oltre alla gioia della grande squadra azzurra, anche Julio Velasco, pur se come avversario. Se vinciamo manderò un messaggio al presidente argentino Macrì", ha aggiunto.

Per quanto riguarda la partita, primo set molto combattuto appannaggio di una bella Argentina (22-25) ma nel secondo parziale gli Azzurri pareggiano (25-15). terzo set ancora combattuto e vinto dall'Italia di Blengini (25-23) che nel quarto prende subito il largo, poi però l'Argentina si rifà sotto dopo essere stata sotto 17-9. Il set sembra vinto e invece l'Argentina aggancia l'Italia sul 23 pari e si guadagna il set point, annullato da Zaytsev. Un set che era vinto e che invece è tornato in discussione. Finale da brividi, ancora un set point per l'Argentina annullato dallo Zar, l'Italia a muro si guadagna il match point che però viene annullato. Ma alla seconda chance arriva l'ace di Michele Baranowicz, l'azzurro incredibilmente ancora senza squadra, entrato apposta per andare al servizio. Mai scelta fu più azzeccata: 28-26.

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