Il successo sul Torino di mercoledì sera spalanca alla Fiorentina le porte della semifinale di Coppa Italia e le permette di sognare (che non costa nulla) una stagione finalmente vincente. Purtroppo, proprio in questi giorni è venuto a mancare un protagonista di una delle migliori stagioni della storia viola, Renato Benaglia. Quella 1960-1961 è stata davvero un’annata da sogno con il doppio successo in Coppa Italia e in Coppa delle Coppe. Centrocampista di grande dinamismo e generosità (oltre che di una buona visione di gioco) Benaglia mette il suo prezioso contributo in questa magica doppia cavalcata. In particolare, in Europa il veneto (nato il 24 marzo 1938 a Valeggio sul Mincio) è in campo nel successo casalingo contro gli svizzeri del Lucerna (6-2) e nel 3-0 a Firenze sulla Dinamo Zagabria. Il suo esordio in viola è del 10 aprile 1960 in Fiorentina-Vicenza 0-0. La sua partenza, nel 1965, è legata all’arrivo a Firenze di Giancarlo De Sisti, destinato a un grande futuro in viola (una Coppa Italia e uno scudetto) e in azzurro (campione d’Europa e vice campione del mondo). Nel suo piccolo, si fa per dire, Benaglia scrive comunque pagine brillanti della lunga storia viola e bene ha fatto il Museo Fiorentina a ricordarlo, così come i tifosi della Curva Fiesole a onorarlo con uno striscione proprio prima di Fiorentina-Torino, la gara che apre la porta al sogno di una stagione di successo.