Fiorentina, Commisso: "Troppa burocrazia, troviamo un accordo per ricominciare"

"In America non abbiamo il ministro dello Sport, il mio auspicio è che si arrivi ad una decisione che ci permetta di giocare"

Rocco Commisso (Fotocronache Germogli)

Rocco Commisso (Fotocronache Germogli)

Firenze, 18 maggio 2020 - «Ci sono troppi poteri e troppa burocrazia sulla questione della ripresa del campionato. La salute viene prima di tutto ma cerchiamo di trovare un accordo per ricominciare». Così il n.1 della Fiorentina, Rocco Commisso, intervenendo a Mediaset. «In America non abbiamo il ministro dello Sport, il mio auspicio è che si arrivi ad una decisione che ci permetta di giocare - ha proseguito -. E non ritengo che sia giusto mettere in quarantena tutta la squadra se viene trovato un giocatore positivo. In Germania ad esempio non avviene».

Quanto al mercato sia in entrata che in uscita ha ribadito: «Chiesa? Ne riparleremo fra un mese, un mese e mezzo. Voci su Paquetà e Belotti? Per una società come la Fiorentina che fattura meno di 100 milioni di euro è difficile comprare giocatori importanti, bisogna aumentare i ricavi e per questo serve il nuovo stadio, speriamo che mi permettano di farlo. Un giocatore che sogno di portare in viola? Potrei dire Messi, Ronaldo, Mbappé - ha sorriso il patron viola -. Si può sognare ma non si può fare, siamo la Fiorentina mica il Real o il Barcellona e dunque bisogna essere pratici e anche i tifosi devono capirlo. Non è che non vogliamo, è che adesso non possiamo. Al momento non abbiamo deciso nulla riguardo a nuovi giocatori».

 «Per il centro sportivo ci sarà un ritardo di due mesi, l'obiettivo è finirlo entro il 2021. Per lo stadio, prima si andava fast fast fast, ora si va slow slow slow… Io chiedo di lasciarmelo fare se si vuole bene a Firenze, perché quello che faccio rimarrà lì, non me lo porterò via con me».

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