di Giampaolo Marchini
Nella comunicazione gli insegni poco o nulla. Perché dagli "Zeru titoli", al "Rumore dei nemici", Mourinho ha costruito, aggrappato ai risultati, un personaggio che si esprime anche se non parla. O meglio, anche se dialoga con il linguaggio del corpo e della mimica facciale. Certamente ha una memoria di ferro, una sorta di pc mentale che gli permette di ricordare non solo le caratteristiche di avversari e giocatori, ma di memorizzare pure quanto viene detto su di lui. Anche in modo indiretto. E allora la domanda che pone all’intervistatore dopo la vittoria della Roma in Europa League è indicativa: "Che ha fatto la Fiorentina?". E’ l’espressione, dopo aver appreso della rotonda sconfitta viola in Turchia, tra il sorpreso e il ’lo sapevo che sarebbe andata così’, che apre a interrogativi difficili da chiarire. La critica si è spaccata su questo. C’è chi sostiene che le intromissioni viola sulle vicende giallorosse non siano andate a genio all’ambiente della Capitale e il ko della Fiorentina non sia passato inosservato. Per altri invece solo una innocua domanda sulle italiane. Magari il risultato della Lazio gli era già stato comunicato...
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro