Dodò in ritardo, sulla fascia serve di più

E’ stato il vero investimento estivo dei viola, ma fra infortuni e assenze non ha mai trovato continuità. Ora serve una svolta

Il primo a sperare che il 2023 sia l’anno della svolta è proprio lui. Il secondo Vincenzo Italiano. Perché Dodô rappresenta il vero investimento della società viola nello scorso mercato estivo. Dal 22 luglio ad oggi il percorso dell’ex Shakhtar è stato però ad ostacoli. Ed il bicchiere è fin qui mezzo vuoto. Sette le partite saltate tra turnover e vari problemi fisici, prestazioni incolori alternate a qualcosa di meglio, nelle quali si sono viste ad occhio nudo le potenzialità.

Il giudizio rimane sospeso. Note le difficoltà da Moena in poi, con Dodô fermo dallo scorso 11 dicembre, giorno in cui fu interrotto causa guerra il campionato ucraino. Il terzino brasiliano, fermo da mesi pur allenandosi da solo, ha provato a riprendere pian piano il ritmo dei compagni. La Fiorentina gli ha cucito addosso un piano di recupero personalizzato, ma quando ha cercato continuità, raramente l’ha trovata.

Il punto di svolta (in negativo) l’11 settembre a Bologna. Stava crescendo di condizione e stava diventando un valore aggiunto. Propositivo sulla destra, pimpante ed anche accorto in fase di non possesso. Insomma, la Fiorentina stava trovando il calciatore che aveva in testa durante l’estate, quando ha deciso di mettere a bilancio un esborso di circa 18 milioni (bonus compresi) per prenderlo.

L’infortunio al polpaccio rimediato al Dall’Ara lo ha fatto tornare al punto di partenza. Allenamenti persi, condizione sciupata. Dal campo è rimasto fuori poco (ha saltato solo Basaksehir, Verona ed Atalanta) ma quando è tornato è sembrato meno brillante di come Italiano lo aveva lasciato.

Da lì in avanti sempre titolare in campionato, fino al nuovo stop patito a San Siro nell’ultima gara dell’anno contro il Milan. Problema muscolare non meglio precisato, con la Fiorentina che non si è mostrata preoccupata e non ha neanche diffuso alcun report medico.

Dodô è tornato in Brasile per le vacanze, ha recuperato tra famiglia ed amici, ed è tornato ristabilito al centro sportivo. In gruppo sin dalla ripresa di lunedì scorso, in amichevole contro l’Arezzo (ha giocato il secondo tempo) non ha brillato. Ci sta, non è stato il solo, ma questo mese di dicembre per lui è decisivo. Fondamentale vada tutto liscio dal punto di vista fisico, questa seconda preparazione sarà importante in ottica anno nuovo. Sulle qualità tecniche di Dodô la Fiorentina non ha alcun dubbio. La speranza è che trovi continuità fisica e possa essere finalmente decisivo.

Alessandro Latini

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