Ciclismo. I campioni nell'era del coronavirus. Nibali si allena in Svizzera

In attesa di conoscere quando riprenderà l'attività

Vincenzo Nibali in azione

Vincenzo Nibali in azione

Lugano, 17 marzo 2020 - Vincenzo Nibali, campione amato e stimato da tutti e che ai piedi del Montalbano conta tantissimi tifosi è in famiglia a Lugano in attesa di ripartire, emergenza sanitaria permettendo. Ha concluso pochi giorni fa sulla salita di La Colmiane la Parigi-Nizza con un quarto posto finale nella classifica generale a soli 17” dal podio. Per la cronaca sono stati in tre i corridori italiani che hanno portato a termine la corsa sulle Alpi Marittime francesi. Oltre a Nibali anche il toscano di Castelfiorentino Alberto Bettiol e Pasqualon. L’attività dovrebbe ripartire nel giorno di Pasqua con la Parigi-Roubaix, ma tante incertezze si addensano sulla gara monumento francese, ed anzi per molti non ci sarà, si attende l’ufficialità. “Sono a casa, anche la Svizzera ha adottato provvedimenti sanitari simili a quelli in Italia, sono sereno, assieme alla moglie e alla figlia, in attesa che tutto finisca presto e si possa tornare a gareggiare”.

I professionisti come lei posso allenarsi. “Si siamo autorizzati, non manco di uscire, in fondo noi ciclisti siamo abituati spesso ad andare in bici da soli”.

Quando torneremo a vedere Nibali in corsa? “E’ difficile in questa situazione fare previsioni, giorno dopo giorno cambiano le cose. Con il preparatore Paolo Slongo e il team manager della Trek Segafredo Luca Guercilena, valuteremo con attenzione la situazione prima di decidere. È chiaro che con questo stop cambia tutto, il Giro d’Italia è stato rimandato e non sappiamo quando potrà svolgersi, così altre gare che avrebbero dovuto svolgersi prima della corsa rosa, le Olimpiadi sono da confermare”.

 Quest’anno potevi essere al via anche del Gran Premio Industria e Artigianato di Larciano. “E invece è saltato anche quel tradizionale appuntamento, è una stagione difficile per lo sport, ma in questo momento dobbiamo affrontare l’emergenza sanitaria, sconfiggere il virus. E’ difficile gareggiare in questa situazione, lo si è visto alla Parigi-Nizza, senza la gente a bordo strada, senza il contatto con il pubblico, con i tifosi che non potevano avvicinarsi e chiederti un autografo. Non è questo il ciclismo che mi piace”. Vincenzo Nibali ha dato segnali importanti e comunque promettenti nella corsa a tappe francese, vedi l’ultima tappa con arrivo in salita, dove ha avuto sicuramente sensazioni buone sulla sua condizione, provando anche l’azione di forza nel finale. Il ciclismo italiano conta molto su Nibali anche nel 2020.  

Antonio Mannori 

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