Terracciano il mite, show nel finale

Titolare a sorpresa, la riserva si prende la ribalta con una prova solida. Intuisce anche il rigore del beffardo Kucka

Tempi lontani quelli di Alessandrelli, il numero 12 per antonomasi, tra Juventus prima e Fiorentina poi. Secondi portieri che vedevano praticamente mai il campo, fidi scudieri di allenamenti e confidenze dei più noti numeri 1 (Dino Zoff e Giovanni Galli ad esempio). Nel calcio di oggi capita invece che anche Terracciano posso sbucare dalla scaletta del ’Tardini’ con una maglia da titolare, come il suo numero vorrebbe sempre: 1. Persona buona, mite e disponibile Pietro, sempre pronto a dare una mano ai compagni nello spogliatoio, ma anche in campo. Poco appariscente, ma concreto, capace di dare sicurezza al reparto, segno che i compagni si fidano. E lui li ripaga con una prestazione solida, concreta, fino a intuire, senza riuscire a deviarlo, il rigore (con dedica, ma perché?) calciato da Kucka. Lo show lo riserva tutto nel finale ed è un crescendo da portiere vero: promosso. Ma non c’era bisogno di conferme.

Giampaolo Marchini

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