Stadio e mercato, la Fiorentina si riaccende

La mossa della proprietà per costruire a Campi, i conti del fair play e la voglia di ripartire: oggi la data della sfida col Brescia al Franchi

Migration

In modo decisamente fast era diminuito l’entusiasmo di Commisso per la costruzione del nuovo stadio a Firenze e ieri l’accelerazione netta per acquisire 38 ettari a Campi Bisenzio ha riacceso l’interesse sulle manovre immobiliari della proprietà. Un blitz che ha quasi messo in ombra l’attesa ufficialità della ripresa del campionato, che per i viola ripartirà contro il Brescia al ’Franchi’ (oggi la data ufficiale del match) nel quadro di una serie A che ha previsto piani B e C in caso di complicazioni legate al Covid. Attività sportiva con una data di ripresa e manovre strutturali: ieri la Fiorentina si è riaccesa cercando di spingersi nel futuro dopo mesi di stallo forzato.

La conferma dell’interesse per l’opzione Campi è stata un segnale neanche troppo in codice per ammainare definitivamente il piano A (l’area Mercafir) che dal 2012 costituiva l’unica chance nell’area urbana: è fra l’altro slittato di un mese il bando per acquisire quella porzione strategica a Firenze Nord – la Fiorentina non ha presentato offerte estraendosi da una gara molto ipotetica – e mercoldì erano stati freddi assai anche i segnali arrivati dalla società sull’ipotesi della cittadella dello sport a Campo di Marte rilanciata dal sindaco Nardella (con possibilità di interventi sul Franchi tutti da verificare, fra vincoli e aperture futuribili).

Ieri il blitz della proprietà viola ha confermato la volontà di accelerare i tempi per la costruzione del nuovo impianto, al quale viene collegata la possibilità di un salto di qualità a livello sportivo: e mentre la stragrande maggioranza dei tifosi non ha dubbi sulla posizione da prendere nel grande gelo fra Commisso e il Comune di Firenze – Rocco primo alla grande nei sondaggi del sentimento – la Fiorentina si prepara a impostare la prossima stagione sportiva sapendo che i margini di manovra dovranno fare i conti con il fair play finanziario.

A margine va ricordato – avere un proprietario ricco fa sempre piacere – che nelle scorse settimane sono state diffuse notizie molto positive sullo stato di salute della Mediacom e la rivista Forbes ha considerato Commisso nella posizione 383 nella classifica degli uomini più ricchi del mondo, con un patrimonio di 4,5 miliardi di dollari. A fine aprile l’"Institute for policy studies" ha attribuito al proprietario della Fiorentina un ulteriore guadagno di 1 miliardo di dollari grazie ad accordi che durante il periodo della pandemia hanno garantito a Mediacom finanziamenti con interessi agevolati sul debito dell’azienda.

La Fiorentina è una società a parte e il primo bilancio firmato da Commisso si è chiuso il 31 dicembre 2019 con una perdita di 27,6 milioni a fronte di ricavi che superano di poco i 105: per garantire la necessaria liquidità alla Fiorentina, il proprietario ha provveduto a immettere 30 milioni (con interessi al tasso del 2,5% sull’Euribor a 3 mesi, con scadenza al trenta settembre 2022). La nuova Fiorentina ha poi scelto di spostare la chiusura del bilancio dal 31 dicembre – l’esercizio contabile dei Della Valle comprendeva l’anno solare – al 30 giugno, collegandolo alla stagione sportiva. Per rafforzare la squadra sarà necessario un equilibrio scrupoloso, considerando anche il monte ingaggi decisamente aumentato e l’impegno preso a gennaio per gli acquisti e i prestiti con obbligo di riscatto (circa 75 milioni per Amrabat, Duncan, Cutrone, Kouame, Igor e Agudelo). Sempre in tema di investimenti, Commisso impegnerà nei prossimi anni circa 70 milioni per la realizzazione del nuovo centro sportivo a Bagno a Ripoli. Un vortice di soldi e il primo appuntamento sul campo – per restare concreti – si chiamerà Brescia.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro