Serie C

Una ripartenza che non piace a tutti Le società già litigano su playoff e playout

Non sarà facile la marcia di avvicinamento verso il consiglio federale di lunedì che rappresenta la dead line per fissare i criteri di ripartenza della serie C. Intanto oggi la Lega di serie B oggi si riunisce per stilare i calendari e ha scritto al presidente federale Gravina per avere chiarimenti se sugli eventuali Piano B (disputa solo playoff e playout) e C (classifiche in base al merito sportivo, con l’utilizzo dell’algoritmo). Il Consiglio Figc dell’8 giugno dovrebbe chiarire tutto, in primis come saranno definite le graduatorie della serie C: non ci dovrebbero essere dubbi per le tre promozioni dirette mentre per il resto una quindicina di società della Lega Pro avrebbero chiesto un’assemblea urgente. Sono soprattutto i club che contestano la decisione della retrocessione diretta delle ultime e la disputa dei playout che, come è noto, nel girone C sudista non si dovrebbero giocare perché le ultime 3 sono tutte distaccate di almeno 9 punti e quindi virtualmente retrocesse.

Ci sarebbe addirittura chi vuole i playoff allargati per 4 posti totali, e non solo uno, con in campo anche le 3 squadre attualmente in testa nei gironi (Monza, Vicenza, Reggina) che, come detto, sono da considerarsi già promosse in cadetteria. Ecco perché questa ipotesi appare impensabile. Nei piani della ripartenza c’è la scelta del giorno 28 giugno per la finale, in gara unica, della Coppa Italia di C Ternana-Juventus Under 23 il cui esito incide sulla griglia dei playoff su base volontaria.

Enrico Salvadori

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro