Il documentario su Menti in nomination a "Sport Movies & TV"

Firenze, 3 ottobre 2019 - Campione della leggendaria squadra del Grande Torino, ma innamorato di Firenze e tifoso viola: la storia di Romeo Menti, morto nella sciagura di Superga del 4 maggio 1949, è al centro del documentario della “ Nazione” che è in nomination per uno dei premi speciali a “Sport Movies & TV 2019 – Milano international Ficts Fest”, il festival presieduto da Franco Ascani. Si tratta di «Romeo Menti, l’ala granata con il giglio nel cuore», realizzato per “La Nazione.it” dal giornalista Roberto Davide Papini (insieme, per la parte tecnica, alla sezione Informatica, Tecnica e Multimediale de La Nazione online). 

Fortissima ala destra del Grande Torino, la mitica squadra che vinceva tutto, Menti è sempre rimasto legato alla Fiorentina e a Firenze dove aveva giocato prima di passare in maglia granata. A Firenze aveva sposato Giovanna Baldasseroni, dalla loro unione sono nati Titti e Cristiano. Un legame forte, quello con Firenze, che ha dimostrato fino all’ultimo fino a quel tragico 4 maggio 1949 quando l’aereo che riportava a casa il Grande Torino si schiantò contro il retro della basilica di Superga. Il suo corpo è stato riconosciuto grazie a una spilla con il distintivo della Fiorentina che Menti portava sempre con sé e che oggi è conservato al Museo del Calcio di Coverciano. Tornando a “Sport Movies & TV 2019” si tratta della finale di 16 festival (nei 5 Continenti) del “World Ficts Challenge”, il Campionato mondiale della televisione, del cinema, della Cultura e della comunicazione sportiva. Il documentario su Menti sarà proiettato il 29 ottobre a Milano (ore 20.30 a Palazzo Giureconsulti, a un passo da piazza Duomo) nel corso di una serata dedicata al Grande Torino, insieme al documentario della Rai sulla squadra degli “invincibili”. La “Nazione” è alla sua terza nomination in tre anni a “Sport Movies & TV”, sempre con documentari realizzati da Roberto Davide Papini: nel 2017 con la vittoria della Ghirlanda d’Onore per il documentario «Fiorentina 1955/1956. Campioni per sempre»; nel 2018 con la Menzione d’Onore per «Quando Bartali fece un ’48».