"Playoff troppo cari"

Carrarese pronta a rispondere presente, Pontedera e Siena ancora indecise, l’Arezzo che annuncia il suo no. I playoff su base volontaria per assegnare la quarta promozione in B dividono. Secondo una stima costano alle società, per il rispetto dei protocolli sanitari, almeno 40- 45mila euro al mese e non è uno scherzo. "Un protocollo inattuabile, non giocheremo", annuncia il presidente dell’Arezzo Giorgio La Cava mentre le big della terza serie hanno già acceso i motori: Bari, Reggiana, Padova, Ternana e Novara. Si dovrebbe partire il 28 giugno ma l’ufficialità si avrà dal Consiglio federale dell’8 giugno. I posti sono 28 e le adesioni dipenderanno anche da eventuali aiuti economici per alleggerire le spese. Per la Robur c’è anche l’incognita della penalizzazione di 2 punti per inadempienze amministrative nel periodo pre Covid che la farebbero scivolare dal quinto all’ottavo posto.

La griglia playoff è condizionata anche da un risultato: se nella finale di Coppa Italia vince la Ternana l’eventuale posto playoff si libera per la Vibonese del girone C. Se vince la Juventus Under 23 lo slot dovrebbe toccare alla Pistoiese, ma gli arancioni potrebbero essere sopravanzati, grazie al coefficiente, dal Como. Stesso problema anche nel playout con l’unica toscana impegnata, la Pianese. Ad ora gli amiatini debbono affrontare la Pergolettese ma la Giana ha un punto in meno e una gara in meno dei cremaschi e potrebbe scavalcarli. In questo caso la Pianese giocherebbe contro la Pergolettese. Le retrocessioni dirette delle ultime e i playout con le classifiche cristallizzate sono duramente contestate dai giocatori del Ravenna che hanno inviato una nota approvata anche dai colleghi di Rimini, Rende, Bisceglie, Rieti, Gozzano e Fano.

Enrico Salvadori

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