Panchina d'Oro, Toscana protagonista: Allegri fa poker, Andreazzoli vince per la B

Nella cerimonia di Coverciano l'allenatore della Juve ottiene il quarto successo nel più prestigioso premio assegnato dagli allenatori

Allegri premiato dal presidente Figc, Gravina, e dal presidente degli allenatori, Ulivieri

Allegri premiato dal presidente Figc, Gravina, e dal presidente degli allenatori, Ulivieri

Firenze, 12 novembre 2018 - Massimiliano Allegri fa poker: l'allenatore livornese alla guida della Juventus vince per la quarta volta la "Panchina d'oro", il premio assegnato dagli allenatori del italiani al miglior tecnico della stagione precedente. Come miglior allenatore della serie B è stato scelto Aurelio Andreazzoli ex allenatore dell'Empoli che proprio con gli azzurri vinse il campionato al termine di una cavalcata emozionante. Una consolazione di prestigio visto che Andreazzoli è stato appena esonerato dalla società azzurra.

Come sempre la cerimonia si è svolta al Centro tecnico federale di Coverciano all'interno delle celebrazioni per i 120 anni della Federcalcio e dei 60 anni del Centro tecnico. 

“Il mio ringraziamento – ha subito sottolineato Allegri – va alla società e ai giocatori: sono loro che vanno in campo vincendo le partite. Salire su questo palco per ricevere la Panchina d’oro mi emoziona, come sempre. Naturalmente devo ringraziare tutti quelli che lavorano insieme a me, che hanno permesso che io potessi ottenere questo riconoscimento: è uno staff straordinario”. 

Un premio più che meritato per il tecnico livornese (che ha vinto tre volte con la Juve e una come allenatore del Cagliari, oltre a una panchina d'si aggiunge alla panchina d'argento vinta sulla panchina del Sassuolo) visto anche il cammino trionfale della Juventus nelle ultime stagioni. Allegri ha ottenuto 17 voti contro gli 8 (a pari merito) per Maurizio Sarri e Simone Inzaghi. 

Andreazzoli, da parte sua, è stato protagonista di una grande stagione con l'Empoli e anche nell'avvio dell'attuale campionato di Serie A ha fatto vedere un bel calcio, ma i risultati non sono stati dalla sua parte.“Tutto questo – ha detto– fa parte del calcio. Ma devo ringraziare l’Empoli per avermi permesso di condividere il lavoro con giocatori bravi e seri, con cui abbiamo vissuto una straordinaria cavalcata la scorsa stagione, culminata con la promozione in Serie A e devo ringraziare i tifosi dell'Empoli che sono stati splendidi”. Nettissima la sua vittoria: 30 voti contro i 9 di Roberto D'Aversa e i 4 di Filippo Inzaghi.

Ancora una volta, dunque, sono due toscani a vincere la Panchina d'oro (il livornese Allegri) e la Panchina d'argento (il massese Andreazzoli) a testimonianza di una qualità importante dei tecnici toscani. "Sarà perché veniamo dal mare, il salmastro ci tiene svegli. Noi toscani ci arrangiamo sempre", dice scherrzando Allegri. "Ma poi _prosegue il tecnico bianconero (che ha ribadito di non aver avuto nessuna intenzione di offendere Firenze e la Fiorentina con la battuta detta a Bernardeschi) _ conta il percorso che abbiamo fatto tutti dalle serie miniri. Io stesso sono stato esonerato più volte e questo mi ha aiutato a migliorarmi".

Le premiazioni della Panchina d’oro si sono inserite, come di consueto, nel corso di aggiornamento obbligatorio per allenatori professionisti, iniziato in mattinata con un simposio tecnico a cui hanno partecipato alcuni tra i più rinomati allenatori italiani, come il Ct azzurro Roberto Mancini, Massimiliano Allegri, Carlo Ancelotti, Fabio Capello, Massimo Carrera, Antonio Conte, Gianni De Biasi e Luciano Spalletti. Il dibattito - a cui era presente anche il direttore della Scuola Allenatori, Renzo Ulivieri - ha toccato vari argomenti, tra cui le esperienze internazionali dei tecnici presenti e la cultura calcistica nel nostro Paese. “La formazione degli allenatori – ha commentato il presidentefederale Gabriele Gravina prima dell’inizio del dibattito – è una delle eccellenze del calcio italiano. Per questo voglio ringraziare tutti i tecnici qui presenti oggi in questa splendida giornata, perché dimostrano come il calcio giocato sia posizionato al centro”.

Nel corso della cerimonia della Panchina d’Oro sono stati premiati anche altri tecnici. Un incredulo Paolo Zanetti ha invece ricevuto la Panchina d’oro di Serie C: “Essere qui – ha detto l’allenatore del Sud Tirol – è motivo di grande orgoglio. Sono sorpreso e raggiante, e voglio condividere questa gioia col gruppo di giocatori che ho al mio fianco”. Giampiero Piovani è stato eletto, appena al termine della scorsa stagione, il miglior allenatore della passata Serie A femminile, dopo aver perso soltanto ai rigori lo spareggio scudetto alla guida del Brescia: “Le ragazze – ha spiegato il tecnico, quest’anno sulla panchina del Sassuolo – sono molto recettive e volenterose, ed è un piacere poter fare il proprio mestiere da tecnico di una squadra femminile. C’è grande umiltà e voglia di lavorare in questo movimento”.

La Panchina d’argento del calcio femminile è andata invece a Manuela Tesse, votata miglior tecnico della passata stagione di Serie B. “Anch’io – ha sottolineato l’allenatrice della Lazio Women – ho una figura a cui mi ispiro ed è un vero piacere per me poter conoscere oggi dal vivo Antonio Conte”. Per la seconda volta, quest’anno sono stati premiati anche i due migliori tecnici dei campionati di Serie A, maschile e femminile, di calcio a cinque. Per quel che riguarda la Serie A maschile, i colleghi hanno votato quale miglior allenatore della scorsa stagione il tecnico spagnolo Faustino Perez-Moreno Gomez, cha ha condotto l’Acqua e Sapone al suo primo e storico scudetto. Per la Serie A femminile, la Panchina d’argento è invece stata assegnata a Gianluca Marzuoli, tecnico del Montesilvano.

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