Italia campione d'Europa, De Sisti passa il testimone: "Una Nazionale sfavillante"

Protagonista del titolo continentale del 1968, il capitano del secondo scudetto della Fiorentina analizza il trionfo azzurro

Giancarlo De Sisti (Germogli)

Giancarlo De Sisti (Germogli)

Firenze, 12 luglio 2021 - "Una nazionale sfavillante, che ha brillato di luce propria fin dall'inizio, facendo sfoggio di una abilità e di un collettivo di primo livello". E' il commento a caldo di Giancarlo De Sisti, che commenta così la nazionale degli Azzurri subito dopo l'impresa a Wembley contro l'Inghilterra, dove è stata incoronata 'regina' degli Europei.

Il capitano del secondo scudetto della Fiorentina, campione d'Europa con la Nazionale nel 1968 analizza il match decisivo: "In merito a questa partita ci siamo fatti sorprendere da una partenza a razzo dell'Inghilterra ma poi, piano piano, con molta abilità siamo riusciti a gestire e a metterla in soggezione attraverso il nostro gioco corto, il possesso di palla e un'autorevolezza che la squadra ha dimostrato sempre, comandando molti degli altri momenti della partita", analizza l'ex campione ed ex allenatore, vice campione mondiale nel 1970 con la Nazionale italiana.

"Io credo che abbiano brillato di luce propria tutti quei ragazzi che si sono messi in mostra in questa stagione, a partire da Chiellini per continuare con questo giovane portiere, Donnarumma, che già sembra imbattibile", osserva De Sisti. Che spende parole di elogio anche per l'allenatore Roberto Mancini: "L'allenatore merita tanti elogi, perché ha impresso il suo timbro di gioco, la sua volontà. Alla fine sembrava una squadra di club invece che una squadra nazionale", sottolinea. "Mancini ha portato l'esperienza che ha fatto all'Inter, al Manchester City, alla Lazio, alla Fiorentina anche se all'inizio". E su Mancini fa un'ulteriore osservazione: "Credo che sia anche una piccola rivincita rispetto ai Mondiali 90 -dice De Sisti- quando ha sofferto tanto a vederli arrivare terzi con un Mondiale in casa e lui non giocare mai. Lui, che era stato uno dei giocatori più di classe e di qualità", conclude.