Sui cancelli del centro sportivo, da ieri pomeriggio, c’è il messaggio del Viola Club Vieusseux, tra i più longevi nella storia del tifo fiorentino. E’ un lenzuolo bianco, vergato di viola con tanto di firma. "Rispetto per la maglia" c’è scritto. C’era stato qualche altro messaggio nei mesi scorsi, mentre qualche giorno fa, nel chiedere alla città di colorarsi di viola in memoria del Capitano per l’eternità Davide Astori l’UNONOVEDUESEI, attraverso la propria pagina social, aveva ribadito che nonostante l’assenza forzata dallo stadio, si sarebbe potuto ribadire con i vessilli la presenza e l’attenzione di città e tifoseria "su tutto ciò che accade attorno alla nostra amata maglia".
Di fatto, non si è registrata mai alcuna contestazione, nemmeno dopo il 6-0 di Napoli. Firenze si è sempre stretta attorno alla squadra, sperando comunque in una rivoluzione davvero decisiva al termine della stagione, nel segno di quella programmazione a cui ha fatto riferimento lo stesso presidente Commisso nel salutare prima di ripartire per gli Stati Uniti. La garanzia è proprio lui, il patron, con quella sua voglia irrefrenabile di lasciare il segno.
Lo ha fatto con Mediacom e, anche se servirà tempo, c’è fiducia che possa accadere anche con la Fiorentina. La città, però, adesso, si attende una reazione d’orgoglio della squadra per rialzarsi, tutti insieme, come è sempre stato fatto: serve il colpo di reni già domenica, nell’ennesimo faccia a faccia contro la paura.
C’è da andare contro a tutto: alla sfortuna che ha visto l’infermeria tornare a riempirsi, alle decisioni arbitrali finite nel mirino e l’unica strada è quella di affrontare con coraggio il presente. Firenze è pronta a fare la sua parte, anche se il compito più delicato sarà quello di allenatore e giocatori, chiamati a rispondere in concreto sul campo.
Francesca Bandinelli
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