I soliti problemi di un gruppo che non cresce. Intanto il Toro...

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di Angelo Giorgetti

Se le parole hanno un valore – e di solito ce l’hanno – quelle che a volte vengono utilizzate per raccontare la Fiorentina sfidano molte logiche. Anche perché nessuno in realtà è riuscito mai a giustificare pienamente questo tormento calcistico infinito, una prova di forza contro la pazienza di chi è appassionato e compone, per citare un richiamo caro alla proprietà, il popolo viola.

In sistesi: un quotato gruppo di calciatori impauriti si dibatte da tempo in una condizione di degrado in classifica e – nonostante i richiami, i ritiri, le contestazioni, gli striscioni, gli appelli, le carezze, gli abbracci, le offese, e molte altre cose che ora non ricordiamo – continua a non risollevarsi dall’inaffidabilità. Negli occhi di qualche giocatore, a cominciare da quelli del capitano Pezzella, si legge con chiarezza il timore di chi sa di trovarsi in una situazione di pericolo. E anche il povero Iachini – povero con grandissimo rispetto e in senso affettuoso – non sa più quali giustificazioni trovare se dopo il 3-3 di Bologna si è ritrovato davanti un microfono è ha spiegato: "Abbiamo fatto ciò che dovevamo, sapevamo che erano bravi sui tagli quindi ci eravamo preparati su questo. Però abbiamo fatto qualche piccola sbavatura".

E i movimenti difensivi? "Stiamo lavorando ogni settimana per migliorare sotto questo aspetto". In effetti sarebbe il caso, visto che il campionato finirà fra tre settimane.

Insomma le certezze sono poche, il gorgo grigio in cui è precipitata la Fiorentina ha inghiottito troppi protagonisti e certamente la gestione complessiva finirà sotto esame. Prima però bisogna salvarsi, ha ammesso Commisso evadendo una domanda sul prossimo allenatore. Quattro punti di vantaggio sul Benevento terz’ultimo, quattro giornate alla fine e almeno tre avversari tosti per i viola (Lazio, Cagliari, Napoli), più l’ultima contro il Crotone in trasferta. Ieri sera intanto il Toro ha battuto il Parma, spingendolo in B e salendo a 34 punti, uno in meno dei viola (ma con la partita contro la Lazio da recuperare).

Ma la Fiorentina deve principalmente fare la corsa contro la sua capacità di farsi del male. E la difesa in vista della Lazio? Sta certamente lavorando per migliorare, ma speriamo per la Fiorentina che questa volta sia vero.

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