Fiorentina, l'urlo di Pioli: "Nessuno sa cosa proviamo"

Il tecnico viola dopo la disfatta di San Siro: "Dopo la morte di Astori sono stati fatti miracoli"

Milan-Fiorentina, Pioli (foto Newpress)

Milan-Fiorentina, Pioli (foto Newpress)

Firenze, 21 maggio 2018 - Pioli avrebbe preferito chiudere in un altro modo la stagione. Un epilogo diverso, ma forse sapeva che la squadra era arrivata a giocarsi la partita di San Siro con il Milan finita 5-1 per i rossoneri con le pile scariche dopo la sconfitta con il Cagliari. Colpa anche di una stagione emotivamente difficile e umanamente complicata.

"Sento tanti psicologi parlare della nostra situazione – attacca Pioli –, ma nessuno può immaginare quello che abbiamo passato e stiamo passando". L’allusione alla morte del capitano viola Davide Astori ha molteplici riscontri ed è stato complicatissimo convivere con un magone che toglie il respiro. "Ritrovarsi a lottare per l’Europa League nelle ultime giornate di campionato : prosegue – era incredibile per quello che ci è successo, e la sconfitta di domenica scorsa ci ha svuotato dal punto di vista mentale".

Troppo importante umanamente e tecnicamente Astori per questa Fiorentina e anche per Pioli stesso: «In pochi hanno sottolineato la perdita tecnica, tattica, caratteriale di Davide. Non meritavamo di finire con due sconfitte, ma è evidente perché abbiamo avuto questo calo nell’ultima settimana. Non bisogna essere geni per capirlo».

Un lungo applauso per ricordare Astori prima di Milan-Fiorentina

La sconfitta contro il Milan si spiega anche così, oltre che con una prestazione sotto tono, influenzata dalle assenze e dagli infortuni. ha aggiunto Pioli, che ha esaurito per infortuni le sostituzioni a inizio secondo tempo. La squadra, comunque, ci ha provato e Pioli respinge con forza le ‘accuse’ verso una Fiorentina già in vacanza: "Abbiamo avuto difficoltà, perché oggettivamente la squadra ha perso le misure nella ripresa. Hanno giocato giocatori che hanno dato tutto ma avevano poco ritmo gara. Il cruccio è aver preso subito il pareggio".

L’allenatore viola prova a riannodare i fili della partita, che non possono tenere conto delle assenze: "Sono mancati quei giocatori di spessore e personalità che ci hanno aiutato nel corso del campionato. Non c’erano Veretout, Badelj. Poi si sono fatti male Vitor Hugo, Pezzella, Sportiello. Per me non è stata una prestazione così brutta, dispiace per me, per i giocatori e per i tifosi perché non meritavamo di perdere così. Ma è chiaro cosa è successo nell’ultima settimana".

Importante la visita di Diego Della Valle che è tornato a vedere la Fiorentina dopo la partita contro il Benevento: "Fa sempre piacere. È venuto negli spogliatoi prima della gara, poi ci sentiremo in settimana. La proprietà ha continuato a ripetere che si cercherà di crescere e migliorare".

E sul diverbio finale con Gattuso dice: "Ho avuto un battibecco con Gattuso nell’intervallo: lui poteva evitare, ma poi a fine partita ci siamo chiariti".

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