Fiorentina, cancellare il Borussia. I numeri in Europa e le magie di Hamrin e Batigol

Dopo cinque anni i gigliati tornano a giocare a livello internazionale. Alle 21 lo spareggio con il Twente sull'onda dei ricordi e delle statistiche

Gabriel Omar Batistuta (Fotocronache Germogli)

Gabriel Omar Batistuta (Fotocronache Germogli)

Firenze, 18 agosto 2022 - L'ultima volta in Europa della Fiorentina, il 24 febbraio 2017, è un incubo da cancellare: Fiorentina-Borussia Mönchengladbach  2-4 con i viola eliminati dopo aver vinto l'andata per 1-0 (gol di Bernardeschi) ed essere stata in vantaggio a Firenze per 2-0 (Kalinic e Borja Valero). In quell'occasione la Fiorentina di Paulo Sousa uscì ingloriosamente dai sedicesimi di finale di Europa League. Adesso, dopo oltre 5 anni, i viola ritrovano l'Europa o, meglio, gli spareggi per disputare la Conference League

I viola e l'Europa: i numeri

In Europa la Fiorentina è stata a lungo di casa scrivendo pagine entusiasmanti, ma anche qualcuna deprimente come nel caso del Borussia Mönchengladbach. A ogni modo, i numeri dei viola nelle Coppe europee, che ci fornisce Mauro Moschini dell'Ufficio statistica del Museo Fiorentina, sono notevoli. Si tratta di: 278 partite totali giocate in Europa con 134 vittorie,71 pareggi e 73 sconfitte 429 reti fatte e 312 subite

I viola e l'Europa: le notti magiche

Adesso, piedi per terra e pensare solo al Twente che è un'avversaria difficile e ostica da affrontare. Solo battendolo nel doppio confronto davvero i viola saranno tornati in Europa. Tuttavia, pensando alle Coppe Europee vengono in mente tanti episodi esaltanti (e qualche recriminazione)  come il cammino in Coppa dei Campioni della splendida squadra del primo scudetto (sconfitta ingiustamente in finale), o l'exploit nella Coppa delle Coppe 1960-61 con il successo sui Rangers Glasgow con Hamrin scatenato e capitan Orzan che alza la coppa. E ancora, il successo in casa della Dinamo Kiev negli ottavi della Coppa Campioni 1969-70. Venendo a tempi più recenti, Batistuta che segna contro il Barcellona e zittisce il Camp Nou, oppure l'impresa di Wembley con il Tottenham (sempre decisa da Batistuta) o il 2-0 sul Manchester, o ancora il doppio successo sul Liverpool e via dicendo. Ecco perché la Fiorentina deve vincere con il Twente: per vivere ancora queste serate indimenticabili.

I viola e l'Europa: un club esclusivo

La Fiorentina fa parte di un club molto esclusivo in Europa composto da quindici società di calcio, quelle che hanno disputato tutte le finali Uefa: Coppa dei Campioni (poi Champions League), Coppa Uefa (diventata Europa League) e Coppa delle Coppe (soppressa nel 1999). A farne parte è anche la Fiorentina e questo non deve sorprendere perché la lunga storia viola (96 anni) è ricca di partecipazioni (alcune brillanti, altre meno) a varie competizioni internazionali e comprende anche qualche successo importante.

Tra l’altro, la Fiorentina di Julinho nel 1957 è la prima squadra italiana a disputare la finale di Coppa dei Campioni, mentre quella di Hamrin nel 1961 è la prima italiana a vincere un torneo dell’Uefa. Insomma, uno stimolo in più per fare bene anche in Conference League. Intanto, superando gli spareggi.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro