Lo aveva detto nel giorno della sua presentazione. Cesare Prandelli, ieri, lo ha ribadito anche dopo una settimana di lavoro: "Questa squadra ha un motore importante. Cresceremo insieme, strada facendo vedremo. Champions League? E’ difficile porsi un obiettivo quando una squadra non è ancora un gruppo solido". Ieri, il tecnico di Orzionuovi che domenica col Benevento debutterà per la seconda volta sulla panchina viola si è soffermato anche sul reparto offensivo. "In attacco abbiamo tre giocatori con ottime potenzialità - ha spiegato a “Radio Anch’io Lo Sport”, su Radio Rai - ma non devono pensare di essere già arrivati. Vlahovic, Kouame e Cutrone sono ragazzi con una gran voglia di migliorare. Insieme non potranno giocare, ma con i cinque cambi scenderanno in campo spesso, quasi sempre. Patrick è molto generoso, ma molte volte spende energie per movimenti che una punta non dovrebbe fare. All’interno di un sistema di gioco è importante avere equilibri: lo ha dimostrato la Nazionale giocando a tratti con sei uomini davanti. Il gol di Berardi dovrebbe essere mostrato nelle scuole calcio". Quanto a Ribery, Prandelli ha aggiunto: "Uno che ha 25 anni di carriera non ha bisogno di essere scoperto. Ma un campione così non può essere frenato da troppe responsabilità. Per le sue capacità sarebbe intrigante vederlo anche in altre zone del campo perché in fase offensiva può giocare dappertutto: va sfruttato meglio, sa leggere le azioni prima di tutti".
L’essere da sempre innamorato di questa maglia, insomma, diventerà un valore aggiunto: Prandelli ha poi continuato: "Parlando ai giocatori ho spiegato che prima di tutto sono tifoso di questa squadra e potrà capitare di interpretare da parte mia le partite come farebbero i tifosi. Conosco questa piazza, chiede molto ma ti dà tutto. Se i giocatori danno tutto Firenze ti applaudirà sempre. Sarà comunque difficile ripetere in viola i 5 anni precedenti".
Francesca Bandinelli
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