Domani occhio agli ex. Come al solito...

Una lunga lista di "dispetti" da chi è passato da Firenze. Oltre a Chiesa, ci sono anche Cuadrado e Bernardeschi. Tanti pericoli

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Attenzione massima allo Stadium, soprattutto di fronte al….pericolo ex, che stavolta sarà addirittura (potenzialmente) moltiplicato per tre. Dipenderà molto da chi Pirlo deciderà di schierare e di far subentrare, ma non si potrà sbagliare nulla. Lo ha insegnato, non troppi giorni fa, Hamed Junior Traore, l’ivoriano che era stato annunciato come un nuovo acquisto della Fiorentina nel gennaio 2019, ma che poi in viola non è mai arrivato, e prima ancora la lunga lista di vecchie conoscenze che, chi prima e chi dopo, hanno spesso trovato il modo di “castigare” la squadra viola. E’ successo con Quagliarella, con Salah, Di Carmine, Veretout ma anche Pasqual, subito dopo essere passato all’Empoli.

E’ forse quasi una maledizione da cercare di spezzare quanto prima, magari già domani sera allo Stadium. Di fronte ci sarà Juan Cuadrado, il colombiano che ha imparato a sfrecciare lungo la fascia proprio a Firenze, con Montella alla guida tecnica della squadra, ma anche i due figli del vivaio, Federico Bernardeschi, il primo a partire per la Torino bianconera, e Federico Chiesa, l’ultimo in ordine di tempo a vestire la maglia della Juventus. Se i primi due hanno già affrontato, da ex, la Fiorentina - per altro con il pubblico sugli spalti - per il figlio d’arte sarà la prima volta, in una gara dal significato diametralmente opposto.

Nessuno, in casa viola, ha dimenticato la partita dello scorso febbraio, e per le parole forti del presidente Commisso dopo i due rigori - di cui uno non proprio limpido - con cui Ronaldo firmò la doppietta (più ci fu la rete di De Ligt), ma è adesso che c’è da provare a cambiare la storia, per la classifica e soprattutto per la città che sta seguendo con grande apprensione il campionato nelle retrovie della Fiorentina.

Cuadrado, ai viola, ha già segnato una volta, il 13 dicembre 2015: fu lui ad annullare la rete realizzata dopo soli 3 minuti da Ilicic (in panchina c’era Sousa), mentre Mandzukic e Dybala chiusero il match. Bernardeschi, invece, ammutolì, su punizione il Franchi (0-2 il finale) il 9 febbraio 2018. In panchina c’era Pioli e là davanti, Chiesa, Simeone e Gil Dias non riuscirono a ribaltare il destino della gara.

Adesso, per Federico, che ha conquistato la maglia della Nazionale italiana a Firenze e che con la Fiorentina ha sommato 153 partite in tutte le competizioni (35 gol e 25 tra assist e rigori procurati) si è aperta una nuova storia: toccherà alla difesa viola tenerlo a freno e a Dragowski cercare di ipnotizzarlo, provando davvero a rovesciare la prospettiva. Pare complicatissimo, forse anche utopico: ma tocca ai viola provare a trasformare il sogno di una città in realtà. Magari davvero sotto gli occhi dei tre ex.

Francesca Bandinelli

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