Così Castrovilli si è preso la Fiorentina

La maglia numero 10 sulle spalle, un inizio di partita in salita. Poi Gaetano si è sciolto e ha sfruttato il magnifico assist di Chiesa

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Il pallone è in fondo alla rete, l’espressione del volto di Castrovilli dice tutto: ha regalato alla Fiorentina i pirmi tre punti del nuovo campionato. E nel finale poteva addirittura raddoppiare

di Andrea Giannattasio

Un vecchio adagio del calcio racconta che la seconda stagione in serie A è sempre più difficile della prima. Perché, oltre a confermarsi, serve nei limiti del possibile fare ancora meglio di quanto ci si è appena lasciati alle spalle. Nonostante le ventitré primavere sulle spalle, Gaetano Castrovilli sembra essere l’eccezione più bella che conferma la regola, visto che in un batter d’occhio con il Torino ha mandato a farsi benedire tutte le pressioni che si erano create sul suo conto, acuite dalla scelta di indossare la maglia numero 10, quella dei campioni viola. Il suo guizzo che a dieci minuti dal termine ha regalato alla Fiorentina i primi tre punti della stagione sono stati una scarica di adrenalina pura per lui, che fino a quel momento era sembrato boccheggiare, per Rocco Commisso (che nel post partita è sceso negli spogliatoi per abbracciare il ragazzo e per ribadirgli - se mai ce ne fosse stato ancora bisogno - che sarà sempre più al centro del progetto) e per tutta la famiglia del talento pugliese, che a Minervino Murge era come sempre riunita davanti alla tv per seguire le gesta di quel ragazzo che fin da quando giocava nel Bari sognava un giorno di vestire la 10 del suo idolo Ronaldinho.

Una sofferenza in più per papà Mario e mamma Michela, che assieme allo zio Nimbo Superbo hanno pianto di gioia quando la rete alle spalle di Sirigu si è finalmente gonfiata: da tempo la famiglia Castrovilli sta progettando di tornare a Firenze ma finché gli stadi non riapriranno in modo massiccio ciò non potrà avvenire.

Ecco perché quel tocco di classe che ha stravolto l’epilogo di una partita che sembrava maledetta è stata una vera liberazione. Il telefono di tutti poi, verso le 21, ha iniziato a brillare: era Gaetano, che stava dispensando sulle chat dei suoi cari cuori viola e rossi come se non ci fosse un domani. Il modo migliore per chiudere una giornata dove la mezzala ha ripreso confidenza col gol (non segnava dal novembre scorso) e ha dedicato la sua gioia alla compagna Rachele, mandando un pensiero anche alla mamma che tra una settimana festeggerà l’onomastico (proprio il 29 settembre 2019 era arrivato il primo gol in A a San Siro).

La Fiorentina dunque prende nota (al pari del ct Mancini, che in vista dell’Europeo può solo sorridere) e riparte da una delle sue certezze, che presto sarà ancor più blindata: da tempo infatti sono in corso le manovre di rinnovo fino al 2025 per Castrovilli, al quale sarà allungato di un anno il contratto e sarà garantito un ingaggio-top. Ma la prossima sfida è già dietro l’angolo. Portare in alto la sua Fiorentina a suon di colpi di classe e di gol pesanti.

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