Chiesa-Juve, prestito biennale con maxiriscatto

L’accordo fra i club è definito: ora Federico deve rinnovare con la società viola e quindi firmare. In arrivo Callejon e Deulofeu

di Riccardo Galli

E’ l’ora di cena quando l’operazione Chiesa-Juve prende corpo. Via da Torino Douglas Costa e avanti tutta nella direzione dell’attaccante della Fiorentina. Oggi, salvo sorprese, l’ufficialità.

In realtà la trattativa era già stata ’apparecchiata’ nel pomeriggio su una base molto articolata: prestito biennale (2 milioni per il primo anno e 8 per il secondo) e riscatto obbligatorio da 40 milioni. Con un pacchetto di clausole da rispettare (almeno una delle tre) per far scattare l’obbligatorietà del trasferimento: Juve, come minimo, al quarto posto in classifica; 60 per cento di presenze in campo del giocatore nell’arco di uno dei due campionati (per 30 minuti); 10 gol e 10 assist come score minimo (sempre stagionale) per Chiesa.

Ed è qui che a prendersi la scena al tavolo della trattativa è stato proprio il giocatore. Come? Pretendendo dalla Fiorentina il rinnovo del contratto agli stessi numeri (5,5 milioni a stagione) della Juve. Un modo per cautelarsi nel caso non dovesse scattare il riscatto. Decisive quindi le visite mediche (stamani a Torino?) dopo le quali Chiesa dovrà firmare rinnovo con la Fiorentina e trasferimento alla Juventus. Ieri sera comunque i due club si sono dati come orario ultimo per l’ok all’affare le ore della notte e questo, se non ci saranno sorprese, dovrebbe portare all’ufficialità del trasferimento questa mattina, proprio mentre il giocatore sarà impegnato a Firenze, a Coverciano, nel ritiro della Nazionale di Mancini.

In contemporanea, il club viola trasformerà in contratto gli accordi già presi con Callejon (svincolato dal Napoli) che andrà così a ricoprire – numericamente – il vuoto che si viene a creare con la cessione di Chiesa. Attenzione, comunque, perché insieme a Callejon, la Fiorentina può chiudere anche per Deulofeu del Watford (prestito con diritto di riscatto).

Quindi, è possibile, che nel giorno della fine del mercato (oggi), la Fiorentina tenti l’assalto anche a un nuovo attaccante. Ieri c’è stato l’ennesimo confronto con il manager di Milik. E gli ostacoli non mancano. Quali? Il Napoli non sembra accontentarsi dei 30 milioni di valutazione fatta dalla Fiorentina, ma anche l’attaccante prima di dire sì alla Fiorentina vuole garanzie personali dal club azzurro (c’è una causa in corso) e vuole anche valutare altre opportunità che ha sul tavolo (l’Everton).

Molto più facile, insomma, che la Fiorentina torni a trattare Piatek dell’Hertha Berlino, soluzione, quella relativa all’ex Milan, alla quale i dirigenti viola avevano lavorato a lungo qualche settimana fa. Occhio anche a Slimani del Leicester che ha rotto la trattativa con il Toro.

Legata al nodo Chiesa-CallejonMilik-Piatek è anche un’altra sezione degli affari. In particolare quella relativa al reparto offensivo della squadra. In chiusura degli affari e ipotizzando l’arrivo di Milik (o di una punta) è evidente che la Fiorentina dovrà prendere una decisione su Vlahovic e Cutrone. E di sicuro è il serbo il giocatore che ha maggiori chance di prendersi uno spazio importante in un altro club. Si parla, sia chiaro, sempre e soltanto di un addio temporaneo, con la formula del prestito, ma anche nella giornata di ieri, Parma e Verona hanno chiamato Pradè per ricordargli che in caso di cessione di Vlahovic, per lui una maglia da titolare è già pronta. Senza dimenticare la Roma che però anche nell’ultimo contatto con la Fiorentina ha rilanciato l’ipotesi di acquistare il centravanti e di non ’accontentarsi’ del prestito. Ieri la Fiorentina è tornata a parlare con l’Udinese di De Paul. Un sondaggio che dimostra ancora una volta che il talento bianconero è uno dei giocatori che Pradè vorrebbe inserire in rosa.

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