Bufera calcio giovanile: risultati squilibrati, fioccano i 20-0, "Ragazzi sotto choc"

Firenze, la Federazione cerca di fare chiarezza: "Vogliamo dare a tutti la possibilità di mettersi in luce, per questo alle società meno forti facciamo affrontare le grandi"

Calcio giovanile

Calcio giovanile

Firenze, 8 ottobre 2019 - La Federazione Italiana Giuoco Calcio cambia la formula del campionato giovanile e si scatena la bufera. Nei Giovanissimi Provinciali Under 14 a finire sotto la lente di ingrandimento sono i risultati eclatanti che imperversano in ogni girone. Nel girone G, ad esempio, da inizio anno si sono già registrati un 15-0, un 13-0, un 20 a 0 e addirittura un 21 a 0. Ragazzi, società e genitori non riescono a capire come mai la nuova formula di assegnazione dei campionati abbia portato così tanta disparità in un sistema che fino allo scorso anno funzionava. Per capire meglio cosa sia successo e che posizione abbia a riguardo la Federazione abbiamo parlato con Roberto Bellocci, responsabile del settore provinciale del Comitato Regionale Toscano. "Vorrei precisare che risultati del genere non fanno piacere a nessuno ed in particolar modo a noi della Federazione. - Queste le prime parole di Bellocci - Purtroppo risultati del genere sono sempre esistiti, ma in campionati dove si divideva il merito dalla seconda fascia erano meno frequenti. Dispiace a noi, ai ragazzi che li subiscono e a quelli che ne sono artefici, alle società coinvolte e ai genitori, ma il nostro è un tentativo che punta al lungo periodo". "La nuova formula prevede la divisione della stagione in due fasi: la prima, quella in corso di svolgimento, dove troviamo tanti gironi in cui ci sono squadre appartenenti al vecchio campionato di merito e squadre della seconda fascia, dove purtroppo risultati del genere sono e saranno frequenti; la seconda dove si affronteranno le migliori con le migliori e le peggiori con le peggiori. La nostra idea è quella di dare la possibilità a squadre che non avrebbero partecipato al girone di merito di mettersi in luce e competere con squadre più attrezzate a livello societario, cercando di riequilibrare i valori. L'esempio lampante è quello della Grevigiana nel girone G, squadra destinata al campionato di seconda fascia nel vecchio ordinamento e che, invece, si sta mettendo in luce. Il pareggio pirotecnico per 4-4 contro la Cattolica Virtus, vero motivo di orgoglio per la Federazione sia per i risultati che per la gestione dei ragazzi, dimostra come gli Under 14 della Grevigiana meritassero di competere a livelli più alti". 

"Vorrei anche precisare, che risultati del genere stanno anche alla sensibilità degli allenatori che dovrebbero, a risultato più che acquisito, mettere in pratica nuove modalità di gioco che non abbiano l'obiettivo ultimo di segnare, cose che noi insegniamo al corso di allenatori, ma che ahimè non vengono messe in pratica".

"Questa formula, in altre province sta funzionando molto bene, ma noi monitoriamo la situazione e siamo i primi a metterci in discussione per trovare la formula più giusta per tutti. Ovviamente per avere un responso definitivo di questa nostra sperimentazione dovremo aspettare la fine della stagione in corso".

Fatta chiarezza su quale sia l'intento della Federazione ci resta da capire cosa ne pensino le società più colpite dall'esperimento. A farne le spese, infatti, sono le società piccole dove il numero dei tesserati e le infrastrutture non permettono di avere squadre competitive in tutte le categorie. Arsenio Lombardi, presidente della Ginestra Fiorentina, una delle squadre più penalizzate da inizio stagione, ci spiega il suo punto di vista.

"I ragazzi sono le vittime principali. Uscire da un campo con al passivo 20 reti non è semplice e soprattutto i nostri allenatori devono lavorare molto a livello psicologico per evitare che si demoralizzino o che addirittura smettano di giocare. Io sono il presidente e non ho alcuna intenzione di fare polemica, ma certamente devo tutelare i miei tesserati. La cosa che più mi ha fatto piacere è che domenica scorsa i genitori della Cattolica Virtus, una vera e propria corazzata, abbiano iniziato a gridare ai propri figli e alla società di smettere di segnare perché è evidente che le ripercussioni di un 21 a 0 possano essere molto pesanti. Non ha senso che squadre storiche come la Cattolica, la Fiorentina, l'Empoli, la Sestese o lo Scandicci competano contro piccole realtà come la nostra. Noi contiamo 170 tesserati all'incirca ed è impossibile per noi poter competere contro istituzioni del calcio fiorentino che contano più di 500 tesserati. Capisco la volontà della Federazione di creare campionati più competitivi, ma dovrebbe esserci più attenzione nello stilare i gironi fin dalla prima fase perché il rischio è quello di far sparire le piccole società come la nostra".

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