Brivido Lazio, serve un’impresa Vlahovic mette nel mirino lmmobile

I due centravanti sono appaiati a quota 19 gol: la squadra viola si affida alla forza del suo bomber. Biancocelesti con tanta qualità e a caccia della qualificazione Champions. Inzaghi: "Partita chiave"

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di Angelo Giorgetti

Inutile ricordare quant’è forte la Lazio e come, troppo spesso, abbia ricordato di essere morbida la Fiorentina: a quattro turni dalla fine è il momento di vivere alla giornata, anche perché conteranno parecchio anche i risultati delle altre partite. Una fra tutte (Benevento-Cagliari di domani) potrebbe influire sul destino della Fiorentina a prescindere dal risultato di stasera.

E da un certo punto di vista è un aiuto psicologico per la Fiorentina, consapevole che la Lazio ha una qualità e uno sviluppo offensivo paragonabili solo a quelli dell’Atalanta, per ricchezza di interpreti e soluzioni stilistiche. In una cosa Fiorentina e Lazio sono pari: Vlahovic ha segnato 19 gol come Immobile e ancora una volta i viola si affidano alla forza del centravanti serbo, salito sul podio europeo dei marcatori nel 2021.

Se Dusan è ormai una certezza, il resto della Fiorentina dovrà essere protagonista di una vera e propria impresa per fermare una delle squadre più in forma del campionato, che ha rimesso fra l’altro la qualificazione Champions nel mirino. Per prevedere le motivazioni dei biancocelesti non bisogna essere indovini e in ogni caso ieri Inzaghi ha chiarito l’importanza del match di Firenze: "Per noi e per le nostre ambizioni sarà una partita chiave". Avendo a disposizione, oltre a Immobile, anche Milinkovic Savic, Correa, Luis Alberto, Lucas Leiva, Lazzari e Acerbi le ambizioni sembrano legittime.

Preoccupa invece la fase difensiva della squadra viola, che contro il Bologna è stata raggiunta tre volte da Palacio con azioni in modalità-fotocopia (diversa solo la seconda): la fragilità del fuorigioco viola dev’essere ormai nota se tanti avversari scelgono l’opzione dei tagli orizzontali per ricevere palla sorprendendo il piazzamento della difesa. Certo è che il capitano Pezzella, uno dei giocatori maggiormente in difficoltà, ha ricevuto la piena fiducia da parte di Iachini: una scelta logica, essendo primari per il gruppo gli equilibri e il rispetto delle gerarchie, ma sicuramente per Pezzella quella di stasera sarà una partita delicatissima, considerata anche la qualità offensiva degli avversari.

Commisso sarà allo stadio, ha deciso fra l’altro di non lasciare Firenze fino a quando la salvezza della squadra non sarà certa: davanti al proprietario viola – una volta raggiunta la quota sicurezza – si apriranno scenari nuovi, con la possibilità di costruire un futuro diverso dopo due anni assolutamente logoranti, dal punto di vista calcistico.

E per quanto riguarda la sfida americana distanza con la famiglia Friedkin, che a Roma è riuscita a piazzare il colpo ultra coreografico di Mourinho, sono esclusi sentimenti di invidia eo tentativi di emulazione. Commisso sceglierà una direzione propria e tutti gli appassionati viola si augurano che i primi due anni in Italia abbiano lasciato in eredità l’esperienza per scegliere, finalmente, la strada giusta.

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