Belotti e i viola, siamo già in piena Fase 2

La famiglia del bomber rivela all’ex allenatore dell’Albinoleffe Salvioni l’esistenza della trattativa. Il Torino rischia di perdere il capitano

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Tre indizi fanno una prova, ma non sempre quando si parla di mercato. Quasi mai, per la verità. Ma quando parla una nonna è... Cassazione. Ecco perché bisogna credere a quella di Andrea Belotti che, come ha raccontato Sandro Walter Salvioni, a Firenzeviola.it, ha confermato la trattativa tra Torino e Fiorentina per il Gallo. Infatti Salvioni, ex allenatore del numero 9 granata ai tempi dell’Albinoleffe, conosce bene la famiglia del Gallo per essere dello stesso paese (Calcinate) e non dice bugie. Come la nonna di Andrea. Insomma, la trattativa c’è, ma l’ostacolo è ovviamente il Torino che non avrebbe voglia di cedere il suo pezzo pregiato.

L’uomo che più di altri incarna lo spirito e il cuore Toro. Da quelle parti è una faccenda maledettamente seria. Ecco perché l’operazione è delicata. Il Torino ha fissato il prezzo: 70 milioni e da quella base bisognerà iniziare a fare un ragionamento. La cifra è importante, ma la Fiorentina non è intenzionata a tirarsi indietro. Come detto, il pacchetto di milioni da mettere sul piatto è voluminoso e la Fiorentina potrebbe anche attingere a risorse interne. La cessione di Chiesa sarebbe quella più ’facile’ per aggiungere l’obiettivo, ma non è detto che sia così. Ci sono alcune pedine che hanno richieste e che messe insieme potrebbero raggiungere lo stesso obiettivo senza per forza passare da una cessione di Federico. Già, perché Pezzella continua ad avere offerte, così come Milenkovic. Il Napoli è il club più sensibile sugli argomenti. Però la strategia degli azzurri è quella di proporre uno scambio, ingolosendo la Fiorentina con Ghoulam (potrebbe arrivare comunque, in modo slegato rispetto a questa ipotesi). I dirigenti viola da quell’orecchio non ci sentono. Chi vuole gli alfieri viola deve entrare nell’ottica di sborsare almeno 20 milioni per l’argentino (ecco perché il Valencia ha preso tempo) e 35 per il serbo. Il candidato più robuto per rimpiazzare uno dei due resta Vertonghen che a fine stagione si svincolerà dal contratto che lo lega al Tottenham. Sul centrale di difesa belga i viola si sono mossi in anticipo rispetto agli altri e con decisione, ben sapendo che al giocatore la possibile avventura italiana intriga.

Belotti, certo. Però il Piano B viola resta sempre sul taccuino: il polacco Piatek. I contatti con l’Hertha Berlino sono recenti e la possibilità di alimentare i discorsi messi in piedi a gennaio con l’attaccante è altrettanto concreta. Certamente arrivare a Piatek comporterà un esborso finale molto inferiore per le casse viola, perché l’idea sarebbe quella di avere il polacco sulla base di un prestito con diritto di riscatto.

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