All'Atletica Castello nascono i cronisti sportivi “in erba”

Al termine delle partite di calcio le pagelle le compilano i baby calciatori

L'iniziativa dell'Atletica Castello è per cronisti in erba

L'iniziativa dell'Atletica Castello è per cronisti in erba

Firenze, 6 marzo 2018 - Calciatori in erba e anche piccoli cronisti sportivi. Le emozioni in campo per i ragazzi della scuola calcio Atletica Castello non finiscono con il fischio dell’arbitro, continuano a vivere anche dopo la gara grazie ai racconti della partita che i bambini hanno vissuto da protagonisti raccolti in una speciale rubrica “Io l’ho vista così” inaugurata su Castello Channel, il sito della squadra. “Loro hanno attaccato poco, noi tanto solo che il loro portiere era fortissimo e ci ha tolto molti gol” - osserva Lorenzo, 10 anni. “Mi sono sentito demoralizzato, triste perché sapevo di aver giocato male” - confessa Cosimo, 9 anni. E così via, lo spogliatoio, le parole del mister, le azioni memorabili dei compagni di squadra, tutto raccolto con la calligrafia dei bambini, pulcini, piccoli amici, esordienti, scritti su fogli di quaderno a righe. I piccoli calciatori osservano, si danno le pagelle, commentano la gara e il modo in cui l’hanno vissuta. Ogni fine settimana, dagli Esordienti 2005 ai Primi Calci 2011/2012, un bambino a turno (che si offre volontario oppure indicato, a girare, dal proprio allenatore) scrive “Io l’ho vista così” e, il martedì successivo, i testi vengono pubblicati sul sito del settore calcio e sui canali social di Castello Channel (Facebook e Instagram), il canale di comunicazione che fin dal 2010 informa il popolo bianco verde sulle attività sportive (calcio, podismo, ginnastica ritmica, pallavolo, basket, atletica leggera) e su quelle extra sportive della sede sociale. “Non badate agli errori o alla qualità della loro scrittura – dice Matteo Dovellini, responsabile della comunicazione dell’Atletica Castello – concentratevi soprattutto sulle loro emozioni, su quel che hanno provato in campo e sulla loro capacità di descriverlo. Fermarsi ad ascoltare (e in questo caso leggere) può essere molto prezioso”.  

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