Allenatore, una rosa con sorpresa

Dopo Iachini: da Di Francesco a Semplici, ecco gli italiani in corsa. Ma occhio anche all’estero....

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di Angelo Giorgetti

Ribery ha parlato alla squadra prima della partita contro il Lecce – con l’ok di Iachini – ma ovviamente l’allenatore del prossimo anno non sarà FR7: da tempo la Fiorentina è alla ricerca di un candidato che rappresenti la sintesi fra giuste ambizioni e crescita tecnica sostenibile per la società. Ora che la salvezza è (quasi) raggiunta, ci sarà un’accelerata.

Premesso che la rosa è ampia, potrebbe esserci anche una sorpresa in arrivo dall’estero. Con una indicazione chiara: profili del calibro di Emery e Pochettino (tanto per fare due nomi di tecnici "liberi" accostati in passato alla Fiorentina) sono in questo momento fuori dalla portata.

La suggestione di De Rossi – considerato in prospettiva un prospetto di alto livello – resta per ora un passo dietro alle altre. Bisogna allora fare un passo indietro di un anno per ricordare i sondaggi fatti da Pradè, appena arrivato a Firenze, quando Rocco Commisso ancora non aveva deciso di confermare Montella. E siccome per inciso Pradè non era convinto della scelta di continuare con l’Aeroplanino, alcune idee stavano per prendere forma. La prima riguardava Eusebio Di Francesco, transitato dall’esonero della Roma alla breve esperienza con la Samp: difficoltà delle ultime esperienze a parte, Di Francesco resta un profilo da tenere d’occhio. Pradè aveva buona stima anche di un allenatore fiorentino, Leonardo Semplici, che a Ferrara con la Spal era in attesa di notizie dai viola prima di firmare il rinnovo. L’avventura di Semplici in Emilia si è chiusa in questa stagione prima del previsto e il presidente della Spal ha ammesso che l’allontanamento dell’allenatore – protagonista di una cavalcata dalla serie C alla serie A – era stato un errore. Da aggiungere a questi anche il nome di Rolando Maran, esonerato a marzo dal Cagliari. Walter Mazzarri rappresenta un’alternativa da tenere defilata, mentre Juric sta sempre definendo i dettagli dell’accordo per il prolungamento con il Verona... A proposito di tecnici "fuori portata": Luciano Spalletti ha ancora un anno di contratto con l’Inter e riceverà più di 5 milioni (netti): non solo per questa cifra sarebbe disposto a rescindere, perché giustamente vorrebbe una squadra all’altezza delle sue consolidate ambizioni. La rosa della Fiorentina in questo momento non corrisponde esattamente alle sue aspettative e dopo il calciomercato estivo resterà ancora lontana dallo standard. La Fiorentina sta seguendo anche alcuni tecnici all’estero e in questo caso si parla di emergenti.

Siccome ci sono un paio di "coincidenze" interessanti, citiamo un nome: Domenico Tedesco. L’ex allenatore dello Schalke 04 (attuale tecnico dello Spartak Mosca) fa parte del gruppo degli emergenti, ha infatti 34 anni e gli sono già state affidate squadre di livello. Non solo, ha origini calabresi come Commisso (è nato a Rossano) e fra le altre particolarità ce n’è una che piace di sicuro alla proprietà americana: in una recente intervista, Tedesco ha dichiarato di essere tifoso viola fino dai tempi della Fiorentina di Terim. Tutto casuale? Forse sì.

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