Fiorentina, mano tesa a Vlahovic. Ma deve cambiare i procuratori

Dalle frasi di amore per Firenze ai continui rilanci dei manager: se Dusan vuole, può decidere. Il club viola ha rotto i rapporti solo con gli agenti serbi. Il precedente (istruttivo) di Milinkovic Savic

Dusan Vlahovic

Dusan Vlahovic

Firenze, 7 ottobre 2021 - È finita, anzi no, c’è uno spiraglio anche se ci vuole parecchio ottimismo per considerarlo abbastanza ampio per riprendere i contatti. La Fiorentina non ha chiuso i rapporti diplomatici con Vlahovic, perché evidentemente ha motivo di considerare il giocatore immerso in un gioco al rialzo che lo riguarda in modo parziale, ma si aspetta una mossa significativa da parte di Dusan: il cambio dei procuratori. Sogno, speranza o qualcos’altro? Di sicuro questa viene considerata dal club viola l’unica base per riaprire un canale di dialogo dopo il durissimo comunicato firmato dal presidente Commisso, che nel comportamento del duo Ristic-Grcic ha ravvisato gli estremi del gioco d’azzardo al rialzo. 

È una possibilità reale, quella del distacco fra Vlahovic e i suoi manager? Di sicuro la "International Sport Office" – la società di agenti con sede a Belgrado che cura gli interessi di Dusan – ha preso in fretta l’ascensore per gestire i migliori talenti del Paese con un’ascesa che ha stupito tutti per la rapidità con cui ha messo insieme un invidiabile giro di affari. Subito dopo essere stata fondata (2015) è riuscita a ottenere le procure dei giocatori più forti, compresa la nidiata dei giovani talenti targati Partizan di cui Vlahovic faceva parte. E viene in mente il precedente di Milinkovic Savic, gestito da un altro pool di procuratori serbi e protagonista di un dietrofront dettato "da motivi personali".

Tra una bordata e l’altra, ci si chiede quale colore abbia lo stato d’animo attuale di Vlahovic che se non altro sta stabilendo il record dei soldi non incassati in questa stagione (circa 4 milioni). Scelta calcolata ma rischiosa, perché la pioggia di euro è così fitta che c’è la possibilità di perdere orientamento e stabilità mentale: potrebbe essere un problema, visto che Dusan è stato sempre considerato l’unico giocatore "imprescindibile" – essendo il sostituto Kokorin ancora in netto ritardo il sostituto – all’interno della rosa. Chi conosce Dusan – e l’ha sentito nelle ultime ore – assicura che il suo impegno in campo non cambierà, anche perché è proprio interesse del giocatore dimostrare in questo momento il proprio valore ai futuri acquirenti. E mentre la Fiorentina fa informalmente sapere che i primi infruttuosi tentativi di rinnovare il contratto di Vlahovic risalgono al dicembre 2020 (subito dopo la promozione a titolare da parte di Prandelli) dalla Versilia arrivano avvistamenti del manager Darko Ristic, che in linea con lo stile discreto della ditta avrebbe individuato una base in Toscana per seguire da vicino – ma non troppo – gli sviluppi del caso Vlahovic.  

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