Antognoni, quando il 10 racconta mille storie

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Segno premonitore o coincidenza? Chissà, è difficile classificare l’incrocio tra il giovane Giancarlo Antognoni e la grande Fiorentina del 1968-69, ma certo si tratta di un episodio molto particolare e curioso, raccontato a suo tempo dallo stesso Antognoni nel libro “10 modi per dirti ti amo“ (curato da Luca Calamai) e riproposto dalla bandiera viola anche recentemente durante un incontro con il pubblico.

Il fatto curioso di cui parliamo accade sabato 10 maggio 1969, alla vigilia di una delle domeniche più importanti della storia viola. Domenica 11 maggio, infatti, la Fiorentina vince per 2-0 in casa della Juventus (Chiarugi e Maraschi i marcatori) e conquista matematicamente il suo secondo scudetto. Quel sabato 10 maggio, il giovanissimo Antognoni (15enne da poco arrivato ad Asti per giocare nell’Asti Ma.Co.Bi) scopre che nell’albergo che lo ospita c’è anche la Fiorentina. Così, vede da vicino alcuni dei protagonisti di quel fantastico campionato tricolore: Chiarugi, Merlo, De Sisti e via dicendo.

Scoprirà il giorno dopo che quella squadra diventa campione d’Italia, certo non potendo immaginare che da lì a pochi anni avrebbe vestito quella stessa maglia viola e si sarebbe trovato a giocare con molti di quei campioni incrociati in quell’albergo piemontese.

Non poteva certo immaginare che presto sarebbe diventato “l’Unico 10“ della storia gigliata.

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