Ancora fragilità, ma FR7 è una buona notizia

Doppio vantaggio e il solito difetto anche contro un avversario di serie C: la squadra non si fida di se stessa. Ribery torna motivato

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In coppa Italia è sempre tutto molto relativo, nel Padova c’è perfino un Ronaldo e per i viola segna Venuti con un colpo di testa da centravanti. La Fiorentina gioca un buon primo tempo contro un avversario di serie C e poi la prende un poco di tacco, anzi molto di tacco, rischiando un’altra volta di subire una doppia rimonta. Era già successo contro lo Spezia, stava per accadere di nuovo contro l’Udinese, ieri sera Terracciano ha salvato il risultato deviando al 90’ un colpo di testa di Nicastro. Nella ripresa il Padova ha capito che dall’altra parte c’era una squadra incapace di fidarsi pienamente di se stessa, perfino con due gol di vantaggio nel terzo turno di qualificazione di coppa Italia. Quello viola – e lo abbiamo rivisto anche contro una squadra di due categorie inferiori – sembra perciò una specie di marchio distintivo, ma si sa, di questi tempi bisogna sapersi accontentare perché alla squadra mancano certezze e forse anche un centravanti che la butti dentro. Ieri sera hanno segnato Venuti e Callejon (tiro deviato) e quando Cutrone è stato sostituito non l’ha presa, diciamo, benissimo. Vita dura, quella della punta che non segna.

La vittoria in coppa Italia contro il Padova porta i viola al quarto turno eliminatorio (a fine novembre sfideranno l’Udinese cercando la qualificazione agli ottavi di finale) e volendo scovare alcune buone notizie, a parte quella della vittoria che fa sempre bene, partiamo dal ritorno di Ribery: FR7 è entrato in campo al 66’ e si è ripresentato con una evidente voglia di giocare e anche di recuperare il pallone nella metà campo viola. Segno che la caviglia è tornata sfruttabile al cento per cento e che per un campione non c’è poi molta differenza fra una partita che vale parecchio e un trascurabile terzo turno di qualificazione.

La carica spesso chic di Ribery è una delle componenti che probabilmente è mancata alla Fiorentina nell’ultimo periodo, e anche nel penultimo, fa piacere e morale sapere che uno come lui può fare la differenza in campo attraverso la classe e l’esempio. Il Ribery visto contro lo Spezia aveva aggiunto davvero poco – anche negli atteggiamenti – adeguandosi a una fragilità condivisa. Poi lo stop contro l’Udinese e il ritorno ieri sera contro un avversario di serie C: il recupero parziale delle sue doti è in prospettiva consolante per una squadra che non ha molta identità, visto che recentemente si è smarrita contro chiunque.

Commisso ieri è rimasto in albergo e questa è una rarità, essendo abituato il presidente a partecipare da spettatore a tutte le partite viola, comprese quelle delle donne e della squadra Primavera, non potendo sdoppiarsi per seguire anche gli Under 17 e gli Under 15. Nessun retroscena particolare, se non quello collegato ai dubbi sullo svolgimento del match per effetto delle positività al Covid riscontrate all’interno del Padova. Commisso ha perciò visto la partita su Raiplay, lo spettacolo non è stato indimenticabile ma in questo momento è meglio non sottilizzare.

La Fiorentina deve ritrovare serenità cercando di affrontare con maggiore fiducia ogni sfida: semplice a dirsi, ma complicato visto che a nessuno sfugge – soprattutto dentro lo spogliatoio – che Iachini è da tempo sotto esame. Prossimo test domenica all’Olimpico contro la Roma, poi altra trasferta a Parma e la sosta di c ampionato. Altro periodo di riflessione, parola insidiosa in questo periodo, che la Fiorentina farà bene ad affrontare con più certezze.

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