Firenze, 26 settembre 2011 -  'L'Italia calcistica e' un Paese per vecchi, per fortuna c'e' la B che sta aiutando piu'
della serie A a scoprire e lanciare i giovani e a salvaguardare l'identita' calcistica del nostro Paese. Ricordiamoci che se non c'e' un ricambio generazionale ad alti livelli non ci sara' futuro''.

 

E' il monito lanciato da Arrigo Sacchi a margine della presentazione della nuova stagione della rappresentativa B-Italia avvenuta oggi a Coverciano. Da ieri per due giorni il centro federale ha ospitato un gruppo di 26 calciatori delle classi tra il '90 e '92 selezionati dal tecnico Massimo Piscedda. A fare gli onori di casa il presidente della Lega B Andrea Abodi.

 

''Il nostro calcio e' un ambiente nevrotico che ha problemi di conoscenza, per questo spesso finisce per affidarsi piu' agli stranieri che ai talenti nostrani. Anche se per fortuna ieri ho notato in serie A l'impiego da titolari di giovani quali Destro, Gabbiadini, Paloschi e Borini - ha continuato il coordinatore delle Nazionali giovanili azzurre -. Comunque la B resta per adesso il maggiore serbatoio per le Nazionali e la speranza e' che continui cosi'''.
Musica per il presidente Abodi che - davanti a dirigenti quali Perinetti, Pessotto e Filippo Galli e al presidente dell'Assoallenatori Ulivieri - ha annunciato l'imminente firma sul contratto collettivo: ''Abbiamo aspettato la serie A per una questione di gerarchie sportive da rispettare, ormai siamo agli ultimi dettagli, credo che entro una decina di giorni firmeremo congiuntamente i contratti allenatori, giocatori e preparatori atletici''.

 

Abodi stamani ha assistito al test in famiglia della rappresentativa cadetta, di cui sono state presentate le nuove divise targate Diadora e il cui calendario si annuncia assai fitto: da ottobre a fine anno affrontera' la Serbia, la Russia e l'Under 20; a gennaio un raduno a Pescara o a Reggio Calabria; a febbraio una torunŠe da definire. ''Il campionato e' ancora all'inizio ma c'e' gia' da registrare un aumento del 30% degli spettatori negli stadi - ha aggiunto Abodi ribadendo che entro tre anni la B passera' a 20 squadre all'interno di quella riforma dei campionato a cui sta lavorando il presidente della Lega Pro Mario Macalli - Questo significa che i motivi di interesse e spettacolo non mancano, anche se in tv abbiamo poco spazio''.  Oggi intanto Sacchi ha incontrato i dirigenti responsabili dei settori giovanili delle 42 societa' di A e B per discutere della crescita dei vivai, anche in prospettiva dello sviluppo dell'attivita' delle Nazionali giovanili.