"Spaghetti Western" a teatro Musicisti - attori in salsa humour

Firenze, 5 novembre 2009 - Tutto è cominciato intorno a un tavolo da gioco, davanti a un bicchiere di whisky. Lo scenario era quello tipico dei saloon del Far West, ma al posto dei soliti gangster c’erano cinque musicisti australiani. E’ nato così lo spettacolo ‘Spaghetti Western Orchestra’, regia di Denis Blais con le musiche originali di Ennio Morricone, in programma al Saschall martedì prossimo alle 20,45. Si tratta dell’unica data toscana che, per una strana casualità, cadrà proprio nel giorno del compleanno del maestro Morricone.

Sul palco del Saschall concerto e teatro fisico si fonderanno in una ripresa comica dei western italiani ’60 e ’70. In tanti hanno sognato di impugnare la pistola come Clint Eastwood nel film ‘Per un pugno di dollari’, ma solo i mitici cinque componenti della Spaghetti Western Orchestra sono riusciti a ricreare le scene di Sergio Leone e le arie di Ennio Morricone affidandosi unicamente a rumori, giochi di luce e agli effetti sonori di ben 100 strumenti, più o meno stravaganti. Grame Leak, Patrick Cronin, Shannon Birchall, Boris Conley e Jess Ciampa, i cinque eccezionali polistrumentisti, sono arrivati direttamente dall’altro emisfero per condurre gli spettatori in un viaggio musicale alla riscoperta dell’epopea dei cowboy.

La trama è invisibile e ogni musicista è un personaggio che al tramonto torna dall’aldilà per riportare in vita la musica. Lo ‘Spaghetti Western’ sarà condito da tanta ironia e da un pizzico di humour. Le scene epiche dei duelli torridi da mezzogiorno di fuoco diventeranno una simpatica parodia adatta a tutte le età: la lattuga creerà l’effetto scazzottata, mentre i cornflakes riprodurranno il rumore sinistro dei passi nella terra polverosa. L’arsenale a disposizione dei polistrumentisti di Melbourne comprende anche mele, lattine, guanti di gomma, tagliaunghie e chitarre monocorda. Ma gli strumenti più sorprendenti saranno proprio loro, gli artisti, prestigiatori del suono e rumoristi capaci di incantare la platea con la loro fantasia. Coinvolgimento del pubblico e sorprese sono promesse per il gran finale.