Borghi e il film su Stefano Cucchi, bagno di folla per l'attore a Firenze

Oltre seicento persone lo hanno applaudito al cinema Flora, "costretto" a una doppia proiezione per la grande affluenza

Borghi al cinema Flora

Borghi al cinema Flora

Firenze, 17 settembre 2018 - Com’era facile prevedere, tutto esaurito per l’arrivo di Alessandro Borghi al cinema Flora di Firenze. Domenica sera l’attore romano è stato accolto davvero come una star dal pubblico fiorentino per la presentazione del suo ultimo film, Sulla mia pelle.

Gli ultimi giorni di vita di Stefano Cucchi, una grande performance dell’attore protagonista. Tante le emozioni che sono state vissute l’altra sera dalle oltre seicento persone che hanno applaudito a lungo il suo ingesso in sala. T-shirt, scarpe da ginnastica, jeans scuri e zaino in spalla; l’immagine dell’antidivo che si è sottoposto ad un lungo tour de force in tutta Italia per accompagnare il film. Già al suo arrivo nel foyer del cinema, l’attore è stato preso d’assalto da decine di fans (molto pubblico femminile). Un selfie per tutte, un selfie per tutti. Poi l’ingresso in sala.  

Tutto esaurito al cinema
Tutto esaurito al cinema

Ovazione e tanti applausi per il giovane attore che ha bruciato le tappe. Da stuntman appena ventenne ai primi piccoli ruoli nelle fiction Rai e Mediaset. Poi i primi successi con “Suburra”, “Non essere cattivo”, “Fortunata”. Ozpetek lo sceglie per “Napoli Velata”che gli regala ancora popolarità per arrivare alla consacrazione con un ruolo difficile, quello di Stefano Cucchi. Il suo calvario, la sua morte che si è trascinata dietro mille misteri, ancora indigna l’opinione pubblica.

“Io ho sempre seguito la sua storia” dice Borghi davanti al pubblico. “E sono sempre stato molto arrabbiato per questa vicenda” aggiunge. “Quando ho letto la sceneggiatura, ho capito che il film sarebbe stato molto sincero, intellettualmente onesto”. Una sceneggiatura che si basava sulla oltre diecimila pagine di verbale, lette e rilette dal regista Alessio Cremonini e dalla sceneggiatrice Lisa Nur Sultan.

“In questi giorni il film è diventato qualcosa che va oltre il cinema. E’una occasione per una riflessione su quanto accaduto, è una scambio di idee…è bellissimo, vi ringrazio”. Borghi continua il suo racconto sulla genesi del film, sulla lunga preparazione fisica che lo ha portato a perdere venti chili.

E’ un fiume in piena. E il pubblico ha ascoltato in silenzio. “Volevamo dimostrare che anche il peggior figlio di p.....a non merita di essere ammazzato. E questo film abolisce completamente il rischio di strumentalizzazione. Abbiamo evitato di fare il santino di Stefano Cucchi. Si raccontano i suoi ultimi giorni di vita, con una scansione precisa. Gli ultimi giorni, le ultime ore. E tutte le persone che ha incontrato”.

Al termine dell’incontro fiorentino, Alessando Borghi riparte per “raccontare”il film ad altri spettatori di altre città. Al Flora di piazza Dalmazia, una bella serata di cinema con una affluenza straordinaria di pubblico. Addirittura, viste le richieste, il film è stato proiettato in entrambe le sale, costringendo l’attore a una doppia presentazione. Come non succedeva da anni.

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