Il docufilm sugli "angeli dei trapianti" sbanca Venezia

"Il dono" si aggiudica lo Starlight Award. La soddisfazione del presidente del Nopc, Massimo Pieraccini

Paolo Bonolis e Massimo Pieraccini

Paolo Bonolis e Massimo Pieraccini

Firenze, 6 settembre 2019 - “Il dono”, il docufilm di Dario Acocella, che ha avuto come testimonial Paolo Bonolis ha conquistato pubblico e critica raccontando una storia semplice ma straordinaria. Il premio “Starlight Award” è andato al racconto della vita quotidiana di Massimo Pieraccini, cinquantaseienne fiorentino che da anni si occupa, insieme al suo gruppo di volontari, del trasporto di organi che salvano la vita. La vita in tante declinazioni è al centro del documentario nato per iniziativa dell'associazione Onlus Linfoamici attiva nel supportare chi si trova a combattere la battaglia contro il cancro, con il contributo di Esso Italiana Srl e il sostegno e supporto del Rotary Club Roma Cristoforo Colombo, si è aggiudicato lo Starlight Award.

“E’ bello che ad una kermesse così importante per il cinema mondiale possa sbarcare il tema del volontariato e della solidarietà interpretato da chi lo fa davvero tutti i giorni, ed io sono entusiasta di rappresentare quel mondo troppo spesso sommerso! Ricevere anche il premio Starlight realizzato dal maestro Spadafora è più di un sogno che si concretizza. Grazie soprattutto alla capacità ed alla sensibilitò di un grande regista come Dario Acocella che ha saputo tirare fuori il meglio di me” dice Massimo Pieraccini.

Pieraccini, presidente dell'associazione Nucleo Operativo di Protezione Civile (Nopc), trasporta doni biologici destinati ai trapianti, in particolare midollo osseo da una parte all'altra del mondo. Il Nopc ha festeggiato 25 anni di attività nel 2018, conta un bilancio di vite salvate di poco più di 10.000 unità e si è recentemente aggiudicato per la sua attività il Fiorino d'Oro, massimo riconoscimento della città di Firenze. Il docufilm è il racconto in presa diretta di una missione fra Germania e Italia, fra treni, ospedali e aeroporti. É pertanto il racconto di un'umanità ancora degna di definirsi tale; di altruismo e generosità a cominciare da chi decide di donare consentendo ad altri di sopravvivere. A comporre il film, insieme alla testimonianza di Pieraccini, le interviste di chi grazie a quegli organi ha potuto continuare a vivere.

“Esiste ancora una parte buona dell'umanità” dichiara Pieraccini, ma ciò che è importante è che questo premio serva a rafforzare l'importanza di farsi tipizzare per diventare possibili donatori di midollo osseo dato che la possibilità di compatibilità nel registro mondiale dei donatori è oggi bassissima: 1 /100.000.”

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