'Musicanti', per Pino Daniele canzoni immortali nel muiscal

La recensione

«Musicanti»

«Musicanti»

Firenze, 15 febbraio 2019 - Standing  ovation non pilotate come accade in televisione, gente realmente entusiasta non come in televisione, pubblico adorante e soprattutto cantante: anche qui non come accade in televisione che è quasi tutto posticcio. Un trionfo così a Firenze andrebbe scritto negli annali del teatro: è accaduto l’altra sera al Tuscany Hall Teatro di Firenze grazie al musical «Musicanti» che ha debuttato in data unica in Toscana. Un grande musical che non solo ha omaggiato, ma è nato ed è stato costruito sulle canzoni di Pino Daniele.

Quelle del primo Pino Daniele, per intenderci che hanno fatto sognare e innamorare intere generazioni. Un bel lavoro di insieme e di realizzazione questo testo inedito, scritto da Alessandra Della Guardia e Urbano Lione, dove le musiche riescono a scandire il tempo e le vicende dei personaggi. Tutta la narrazione è influenzata da canzoni che hanno contribuito al rinnovamento veramente epocale del nostro panorama musicale. Non solo: ma che ha fatto rivivere per qualche ora quel «Neapolitan power» e quella città orgogliosa e dispettosa, densa di culture e ricca di contraddizioni. Cosa buona e giusta per quella Napoli antica e moderna insieme, che ha due anime coesistenti senza alcuna contraddizione in cui il blues si contamina con la tamurriata, il funky con la parlesia, fino a trovare un Pulcinella con la passione per il calcio.

In scena un cast di talentuosi artisti, bravi e anche dinamici che hanno perfettamente reso una storia che sta a metà strada tra quotidianità reale e romanticismo. Artisti che vengono dal palcoscenico e non nascono ballerini, ma attori che meritano sicuramente di essere ricordati e che sono: Noemi Smorra, Alessandro D’Auria, una grandissima conferma come Maria Letizia Gorga, Simona Capozzi, Pietro Pignatelli, Enzo Casertano, Francesco Viglietti, Leandro Amato, Ciro Capano. Dalla platea la sensazione di avere davanti un immenso patrimonio cioè le canzoni immortali di Pino Daniele, da cui sono state scelte, tra le altre, le storiche “Na Tazzulella ’e cafè”, “A me me piace ’o blues”, “I say I sto ’ccà”,” Napule è”, “Viento”, “Yes I know my way”, “Je so pazzo”, “Cammina cammina”, “Lazzari felici”, “Musica musica”, “Tutta n’ata storia”, “Quanno chiove” e alcune canzoni tratte dal repertorio successivo, come “Che soddisfazione” e “Anima”.

Le canzoni si mescolano con la drammaturgia e la tradizione partenopea: gli attori e i danzatori sono accompagnati sul palco da una band d’eccezione, quella storica che è stata con Pino Daniele da sempre e fino alla fine. Musicisti tanto di cappello come Fabio Massimo Colasanti, chitarra; Roberto d’Aquino, basso; Fabrizio De Melis, viola; Alfredo Golino, batteria; Hossam Ramzy, percussioni; Simone Salza, sax; Elisabetta Serio, pianoforte -tastiere. I Musicanti è uno spettacolo da vedere – e forse anche un po’ da tagliare, visto che dura circa tre ore che però hanno il pregio di non essere pesanti, anzi -. E’ un n viaggio per chi quegli anni li ha vissuti, una scoperta per tutti gli altri. Imperdibile: dovrebbe sbarcare in Versiliana in estate. Ricordatelo.

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