Massimo Ranieri, trionfo annunciato. Standing ovation per l'artista al Verdi

Il grande artista ha presentato al pubblico fiorentino una nuova versione di “Sogno e son desto 400”

Massimo Ranieri (Ansa)

Massimo Ranieri (Ansa)

Firenze, 21 ottobre 2018 - Bravo, bravissimo. Bello, atletico e possibile. Cosi al Teatro Verdi, di rientro da una lunga trasferta negli Stati Uniti, Massimo Ranieri ha presentato al pubblico fiorentino una nuova versione di “Sogno e son desto 400”. Lo spettacolo, ideato e scritto da Gualtiero Peirce e lo stesso Ranieri, dal titolo giocoso e provocatorio, è un inno alla vita, all’amore e alla speranza.

Un viaggio affettuoso, spettacolare e sorridente attraverso grandi canzoni che sono diventate dei classici, racconti particolari e colpi di teatro. I protagonisti, ancora una volta, non sono i vincitori o le imprese degli eroi, ma i sognatori e la vita di tutti noi. Per lui una festa al teatro con applausi a non finire: basta che muova una mano, un braccio. Faccia un ammiccamento e sorrida. Oppure si faccia serio in volto sono applausi a non finire: il pubblico di ogni età adora Massimo Ranieri, su questo non c'è dubbio. Dopo 400 straordinarie repliche, è restata immutata la formula vincente - si fa per dire, perché con lui il rischio di perdere non esiste - con Ranieri interprete dei suoi grandi successi musicali, ma sempre attore e narratore.

Sorride, ama il pubblico, si vede e si sente che è così. La sua forza è questa energia. E lungi da lui l'idea di fingere di essere quello che non è e vantarsi di quello che sa. Non fa discorsi inutili e utilitaristici. Massimo Ranieri canta, parla e racconta al suo pubblico adorante sensazioni e aneddoti. Ed è sempre grato per quello che ha avuto dalla vita, riconoscente anche alla semplicità da cui è partito. Ed è quella stessa umiltà che oggi lo fa essere uno dei migliori artisti che ci sono in Italia: perchè nessuno come lui sa recitare, cantare, ballare, muoversi, suonare e raccontarsi con una semplicità esemplare da sopra un palcoscenico che è diventato, dopo quattrocento repliche, un po' casa sua. In questa nuova versione non mancano le sorprese, senza perdere di vista il gusto irrinunciabile della tradizione umoristica napoletana e dei colpi di teatro.

Al Verdi abbiamo visto un Massimo Ranieri al cento per cento lui, con il suo repertorio più amato e prestigioso, cantato da folle di persone. Applausi a scena aperta anche a chi è stato al suo fianco: un’orchestra straordinaria formata da Max Rosati alla chitarra, Flavio Mazzocchi al pianoforte, Pierpaolo Ranieri al basso, Luca Trolli alla batteria, Donato Sensini ai fiati, Stefano Indino alla fisarmonica. Peccato una sola data: è questa l'unica pecca di uno spettacolo perfetto.

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