"I laureati", 25 anni dopo. Così cominciò l'ascesa di Leonardo Pieraccioni

Anteprima al cinema Manzoni alla presenza di tutto il cast. Una serata indimenticabile. Cominciava così l'avventura cinematografica di Leonardo Pieraccioni

La fuga dal ristorante nel film di Leonardo Pieraccioni "I Laureati"

La fuga dal ristorante nel film di Leonardo Pieraccioni "I Laureati"

Firenze, 21 dicembre 2020 - Il 22 dicembre 1995, 25 anni fa, arrivava sugli schermi di molti cinema “I laureati”, opera prima di Leonardo Pieraccioni che per l’occasione debuttava come attore assoluto protagonista ma anche dietro la macchina da presa in qualità di regista. Praticamente un doppio salto mortale che comunque non avrebbe presentato molti rischi. Leonardo Pieraccioni era già una star a Firenze e dintorni, grazie alle partecipazioni ai vari programmi delle tv locali, oggi autentici oggetti di culto da parte di numerosi fans. E grazie anche alle centinaia di serate di cabaret a partire dalla fine degli anni Ottanta.

Indimenticabili le serate “tutto esaurito” al mitico Variety di via del Madonnone. Comincia con “I laureati” il percorso cinematografico di Peraccioni che comunque aveva già respirato aria di set con qualche partecipazione non memorabile in “Bonus malus”di Vito Zagarrio e “Miracolo italiano”di Enrico Oldoini. Un discorso a parte merita il suo primo film da attore grazie ad Alessandro Benvenuti che lo sceglie per un piccolo ruolo in “Zitti e mosca” insieme ad altri volti giovani della comicità emergente toscana come Andrea Muzzi, Graziano Salvadori, Katia Beni, Massimo Ceccherini, Alessandro Paci.

La vera partenza di Pieraccioni attore/regista di cinema è a tutti gli effetti “I laureati”, un film subito immediatamente baciato da un clamoroso successo di pubblico in Toscana. A Firenze e dintorni sarà il film del Natale 1995 battendo pellicole di richiamo, cinepanettone compreso. Davvero è un successo senza precedenti con un incasso al botteghino di 15 miliardi di lire a fine stagione. Il secondo miglior esordio della storia del cinema italiano dopo “Ricomincio da tre”di Massimo Troisi. Il passaparola tra gli spettatori (evidentemente soddisfatti) permise al film di varcare i confini regionali ed essere distribuito in tutta Italia, diventando un caso nazionale.

Oltre la Toscana, tutti si accorsero di questo giovane nuovo attore che veniva dal cabaret e che poteva contare su una parziale popolarità conquistata negli anni precedenti con programmi tv sulla Rai e altre televisioni. Per esempio era nel cast di “Fantastico”del 1991 condotto da Johnny Dorelli e Raffaella Carrà (una gara tra giovani talenti. Pieraccioni arriva secondo). “I laureati” segna anche l’incontro tra Pieraccioni e Giovanni Veronesi; una coppia storica, un “flirt” umano e professionale che avrebbe fatto scintille al box office, basti pensare ai 70 miliardi d’incasso l’anno successivo con “Il ciclone”. Ma la lista dei loro successi arriva fino ai giorni nostri.

Dunque”I laureati”, un film fresco e giovane che avrebbe vantato poi “numerose imitazioni”. E pensare che fu tutto quasi casuale. Inizialmente il titolo doveva essere “Quattro pali e una traversa” nella speranza di colpire l’attenzione di Vittorio Cecchi Gori all’epoca patron della Fiorentina e produttore potentissimo. Le cronache raccontano che in realtà fu la moglie Rita Rusic a leggere la sceneggiatura, a capirne le potenzialità e deciderne la produzione con Pieraccioni attore e addirittura regista (che non lo voleva fare; fu lo stesso Cecchi Gori a fare opera di persuasione). E fu così che l’avventura di un gruppo di "bischeri" perennemente fuori corso prendeva il via. Nel cast Massimo Ceccherini, Barbara Enrichi, Gianmarco Tognazzi, Rocco Papaleo, Tosca D’Aquino, Alessandro Haber e la star Maria Grazia Cucinotta, reduce dal successo internazionale de “Il postino”. Ruolo cameo di Carlo Conti e Giancarlo Antognoni, quest’ultimo tagliato poi in fase di montaggio. Location fiorentine (centro storico, quartiere di Rifredi, basilica di San Minato) con alcune trasferte in Versilia. Colonna sonora degli Audio 2. Anteprima nazionale al cinema Manzoni con la folla in delirio all’arrivo di un emozionato Leonardo Pieraccioni. E’ cominciata così la straordinaria carriere del “golden boy” del cinema italiano.

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