"Io ci sono": al Romito 26 attori si mostrano "dietro le quinte"

Il 29 febbraio e1 marzo tre appuntamenti con le piece dei Teatri dell'Invasione. Il regista Silvestri: "Un inno che scuote dall'inerzia e l’indifferenza"

Il cast di "Io ci sono" dei Teatri dell'Invasione

Il cast di "Io ci sono" dei Teatri dell'Invasione

Firenze, 24 febbraio 2020 - Una porta aperta sul dietro le quinte della preparazione di uno spettacolo teatrale, a sua volta fatto di tante piece ed esibizioni diversi: in “Io ci sono” lo spettatore quasi spia da una porta aperta su preparativi, prove generali, le ultime raccomandazioni, le prove luci, i suggerimenti su come inchinarsi per ricevere gli applausi. La scena si stravolge sul palco del teatro del Romito con la compagnia dei “Teatri dell’invasione”, cambiando la percezione del palcoscenico. 

“Il teatro non deve rassicurare, ma disturbare – spiega il regista Stefano Silvestri e direttore della scuola di recitazione dei Teatri dell'Invasione -. I nostri attori portano in scena un inno che scuote dall'inerzia e l’indifferenza. “Io ci sono” è un puzzle di micropiece dai registri e dalle tematiche molto diversi che suscitano lacrime di risate e lacrime di commozione”.

Tre gli appuntamenti il prossimo fine settimana: sabato 29 alle 20,45 e domenica alle 18 e alle 20,45.   Alcune trame dei pezzi teatrali che andranno in scena sul palcoscenico del Romito: “3'22”: una coppia anziana tormentata dall'idea di morire, fa le prove generali per essere pronta a qualunque evenienza e a qualunque attacco cardiaco o quant'altro. “Il chiodo” è il punto di vista del quadro: perché all’improvviso decide di cadere? “Settezerozero” racconta la giornata schizofrenica e tragicomica di una donna dei nostri tempi. “La battaglia di Anghiari” ripercorre un episodio che ha segnato la nostra storia: ma sarà una ricostruzione reale? In “Mahatma” un cialtrone-guru, imbonitore di folle, snocciola - lautamente pagato - le sue formule sul raggiungimento della felicità. Ne “Il prigioniero della Seconda Strada” un 50 enne perde il lavoro: se è vero che gli amici si vedono nel momento del bisogno, i parenti non si vedono mai. “Le cognate”: cosa accadrebbe se una donna avesse un milione di punti da attaccare sugli album e chiamasse parenti e vicine ad aiutarla nella titanica impresa? “Dormi tranquillo: non è tuo figlio”. Ma se il bimbo annegato in mare fosse davvero tuo figlio, cambierebbe qualcosa? I testi sono di Stefano Silvestri con estratti e riduzioni di lavori di Baricco, Neil Simon, De Filippo, Tremblay.

Gli attori che andranno in scena: Brenda Bagni, Trubi Belardi, Daniela Boccaccio, Sandra Bonini, Riccardo Bonaccorsi, Matteo Cavaciocchi, Cosimo Carmagnini, Tommaso Cavatorta, Cristina Cherubini, Marco Curradi, Katia Pavi Degl'Innocenti, Laura Ferroni, Andrea Giannini, Gerardo Giannini, Samuele Giberti, Francesca Lisi, Rossella Niccolai, Elena Pasquini, Barbara Pierucci, Silvia Picchiani, Cecilia Pollini, Cosimo Pucci, Marta Rizzoli, Gessica Shepperd, Jacopo Tabolli, Veronica Tani. Informazioni: I “Teatri dell’Invasione” in “Io ci sono” Direzione artistica, scrittura e regia: Stefano Silvestri Teatro del Romito (via del Romito 10, Firenze) sabato 29 febbraio ore 20,45 Domenica 1 marzo ore 16,45 e 20,45 www.stefanosilvestriregista.com www.facebook.com/teatridellinvasione

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