"Echi minimali" ed emozioni con Giulia Mazzoni: il 19 in concerto a Palazzo Strozzi

La compositrice e pianista toscana proporrà versioni inedite di brani tratti dai suoi album “Room 2401” e “Giocando con i bottoni”. Il concerto è ad accesso gratuito con prenotazione obbligatoria

Giulia Mazzoni (Foto: Fabrizio Cestari)

Giulia Mazzoni (Foto: Fabrizio Cestari)

Firenze, 16 luglio 2021 - Mentre è al lavoro per il suo nuovo album (uscita prevista nel 2022), la pianista e compositrice Giulia Mazzoni ritrova la gioia di esibirsi davanti al pubblico dopo la lunga pausa forzata dovuta alla pandemia da Covid 19. Così, lunedì 19 luglio alle 21.30, nel cortile di Palazzo Strozzi, Mazzoni proporrà il concerto "Echi minimali", nel quale offrirà versioni inedite di brani tratti dagli album “Room 2401” e “Giocando con i bottoni”. Si tratta di nuovi arrangiamenti in omaggio alla mostra American Art 1961-2001. Le parti inedite per violino saranno eseguite in prima assoluta dal maestro Laura Marzadori (primo violino di spalla dell’orchestra del Teatro alla Scala di Milano) e le parti del violoncello saranno affidate al maestro Tyler Stewart, giovane talento canadese. Davide Friello con il suo magico handpan chiuderà il cerchio con “Merope”.

Grande talento e notevole capacità di emozionare il pubblico, Mazzoni (pratese di nascita, ma ormai fiorentina adottiva) unisce lo stile classico al pop, permettendo ai suoi ascoltatori di farsi trascinare dal suo unico “pianismo emozionale”. La sua collaborazione con il maestro Michael Nyman, uno dei padri della musica minimalista, ha profondamente segnato le sue composizioni. “Il minimalismo - dice Mazzoni _ è stato il mio preludio ed è uno dei linguaggi di cui si è nutrita la mia musica che oggi è in continua evoluzione, ribelle e pop, libera, affamata come quei ragazzi degli anni Sessanta”.

Proprio negli anni Sessanta, infatti, nasce il minimalismo, come ricorda Mazzoni: "E' una reazione al serialismo di Webern, una tecnica compositiva cerebrale e distante che escludeva il pubblico.  I minimalisti volevano una musica per tutti che ritrovasse l’essenza e il piacere della melodia attraverso strutture uniformi, tonali e la ripetizione di cellule ritmiche. Comunicare, essere vicini al pubblico, un concetto molto pop per i quali sono stati spesso criticati. Il primo a coniare il termine è Michael Nyman nel 1968. È uno dei linguaggi mi ha influenzato, la mia musica ha anche echi minimalisti al suo interno". 

Il concerto è ad accesso gratuito con prenotazione obbligatoria. Info e prenotazioni: https://www.palazzostrozzi.org/archivio/eventi/echi-minimali-giulia-mazzoni/

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