Firenze, 22 maggio 2018 - E' un'opera che non si ascolta spesso. D'altra parte La battaglia di Legnano fa parte degli "anni di galera" di Giuseppe Verdi dopo il Nabucco e prima della trilogia popolare che consolidò il successo dell'autore. Eppure, ascoltandola nella riproposta del Maggio Musicale Fiorentino, il lavoro fa parte a pieno titolo dell'evoluzione del suono verdiano. Le parti corali si accompagnano alla caratterizzazione delle voci in base alla psicologia dei personaggi. Inoltre l'attesa lettura registica di Marco Tullio Giordana ci porta in una Lombardia i cui colori rosso mattone dei palazzi e grigo degli esterni dipingono un realismo quasi minimalista dove si muovono le masse corali e i cantanti.
Il lavoro del direttore d'orchestra Renato Palumbo ha evidenziato le voci, tenendo dritta la barra di un'interpretazione ordinata senza evidenziare i vari effetti bandistici (senza dare un significato negativo a questo termine) presenti nell'opera. Per quanto riguarda il cast, i tre protagonisti principali Giuseppe Gipali (Arrigo), Giuseppe Altomare (Rolando) e Vittoria Yeo (Lida) sono entrati in pieno nello spirito della pagina verdiana con prove eccellenti. Coro festeggiatissimo e alla fine applausi anche per il personale tecnico fatto salite sul palco. Un segno che il pubblico dell'opera, grazie all'ottima resa di questo lavoro, ha sempre necessità di riascoltare Verdi.
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