Amici della Musica, 100 anni d’autore Baldeschi: «Che sfida»

Parla la storica direttrice artistica dell’associazione fondata nel 1920 In programma una mega festa

Domitilla Baldeschi, direttrice artistica degli Amici della Musica di Firenze

Domitilla Baldeschi, direttrice artistica degli Amici della Musica di Firenze

Firenze, 25 marzo 2020 - «Nella prossima stagione si festeggiano i 100 anni degli Amici della Musica di Firenze e... anche i miei». Domitilla Baldeschi direttrice artistica dell’associazione fondata nel 1920, notoriamente brilla per senso dell’umorismo oltre che per competenza e con questa battuta ha divertito molti musicisti, però, spiritosaggini a parte, diamo un po’ di numeri.

Da 40 anni Baldeschi guida con successo gli Amici che, con oltre 90 concerti alla Pergola, e non solo, accolgono circa 27mila spettatori a stagione. Ci sono le co- produzioni con il Maggio (pubblico in fibrillazione per il ritorno di Pollini), il festival dei ragazzi «Fortissimissimo», masterclass e incontri. Purtroppo la chiusura dei teatri, dovuta alle misure di contenimento dell’epidemia di Covid-19, ha interrotto i concerti, bruscamente e con più di un mese di anticipo. A maggior ragione, la direttrice artistica è adesso concentrata sulle celebrazioni del centenario che s’inaugura il 27 ottobre alla Pergola.

Come si fa un cartellone?

«Bisogna dare un senso alla programmazione affiancando nomi conosciutissimi a sconosciuti promettenti. Per i giovani musicisti, infatti, Firenze è il trampolino di lancio nell’ambito della musica da camera internazionale, come è Berlino per la sinfonica. Dobbiamo essere coraggiosi e inserire i Lieder, che sennò andrebbero persi. Ancora: l’impegno nel Premio Borciani per la promozione dei quartetti. Sono poi fondamentali le relazioni con i grandi artisti anche se questo significa che quando, dopo insistenze, la star trova un giorno libero, succedeva con Perahia, ad esempio, crolla il calendario».

Una sua grande soddisfazione?

«Vorrei si sapesse che molti artisti fanno concerti a Vienna, Berlino, Parigi, Londra, Amsterdam e in Italia vengono solo agli Amici della Musica. E che siamo gli unici ad aver vinto un Abbiati».

L’idea per la stagione del centenario?

«Invitare gli amici musicisti da tutto il mondo. Hanno accettato con gioia e, anche, coinvolto loro amici per suonare e cantare insieme programmi di festeggiamento, non di routine. Ma non mancheranno i debutti all’altezza di Sheku Kanneh- Mason che ha esordito in Italia da noi e ha appena vinto il “Best Classical Artist” al Global Awards 2020, Oscar della musica».

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