I 100 anni degli Amici della Musica: il virus blocca i concerti, ma la loro magia tornerà

L'associazione guidata da Stefano Passigli e Domitilla Baldeschi è una delle realtà concertistiche più prestigiose d'Italia

Un concerto alla Pergola (Foto: Mattia Marasco - Amici della Musica)

Un concerto alla Pergola (Foto: Mattia Marasco - Amici della Musica)

Firenze, 16 marzo 2020 - Quando l'emergenza coronavirus sarà finita, sarà bello tornare ai concerti e lasciarsi rapire dal vivo dalla magia dei grandi musicisti. Adesso, però, possiamo sognarlo e non dobbiamo perdere l'occasione di ricordare che proprio oggi compiono cento anni "Gli Amici della Musica". Si tratta di una prestigiosa realtà fiorentina (una delle più antiche d'Italia) che si è guadagnata un posto importante a livello internazionale.

Un'avventura che nasce, come detto, il 16 marzo 1920 grazie ad Alberto Passigli, storico fondatore e primo presidente degli Amici per molti decenni. "L’associazione da subito assume un ruolo di primo piano nello sviluppo della cultura musicale non solo fiorentina ma nazionale _ si legge in una nota_ attraverso programmazioni di ampio respiro che riservano attenzione alle avanguardie storiche e che sviluppano legami duraturi con i maggiori compositori del Novecento e con i protagonisti del concertismo internazionale. Fra i compositori ospiti delle prime stagioni ricordiamo Mario Castelnuovo Tedesco, Béla Bartók, Paul Hindemith, Arnold Schoenberg, Ildebrando Pizzetti, Alfredo Casella e tra i grandi interpreti il Quartetto Busch, Wilhelm Backaus, Arturo Toscanini, Alfred Cortot, Gaspar Cassadó, Rudolf Serkin, Vladimir Horowitz, per citarne solo alcuni. Ma gli Amici della Musica oltre a farsi promotori di appuntamenti concertistici di altissima qualità collaborano anche fattivamente con il Maestro Vittorio Gui alla creazione dell’Orchestra Stabile Fiorentina nel 1928 (l’attuale Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino) e partecipano alla nascita del Maggio Musicale nel 1933".

Le prime stagioni concertistiche sono ospitate nella Sala Bianca di Palazzo Pitti ad eccezione dei concerti orchestrali, tenuti nell’ex Politeama Fiorentino, poi Teatro Comunale. Dal 1933 gli Amici della Musica perdono la loro autonomia gestionale perché inglobati come ‘Sezione concerti da camera’ all’interno della programmazione dell’Ente Autonomo del Politeama Fiorentino. Dal 1939 vi è un decennio di silenzio dovuto alla difficile situazione politica e al conseguente conflitto bellico, anche perché gli Amici sono considerati dal regime un covo di antifascisti. Per sfuggire alle leggi razziali Alberto Passigli è costretto a lasciare l’associazione e Firenze ma quasi dieci anni dopo, nel 1948, con l’aiuto del figlio Franco, può riprendere in mano le redini dell’attività.

Gli Amici della Musica rinascono per un breve periodo come Accademia Musicale di Palazzo Strozzi - luogo che ospita i concerti della rianimata associazione dal 1948 al 1949 - fino a quando, ristabilita la denominazione originaria, nel 1949 trovano la loro sede ideale nel celebre e centralissimo Teatro della Pergola, che ospita da quel momento la stagione dell’associazione fiorentina, salvo rare eccezioni.

Gli Amici della Musica di Firenze, oggi capitanati dal presidente Stefano Passigli e dal direttore artistico Domitilla Baldeschi, continuano a organizzare appuntamenti concertistici di rilievo internazionale con i maggiori interpreti della cameristica. Le numerose manifestazioni (una sessantina circa ogni anno) si svolgono a cadenza settimanale (il sabato pomeriggio, la domenica sera e spesso anche il lunedì sera), da ottobre ad aprile. Come da tradizione, i programmi presentano una variegata gamma di proposte, dal grande repertorio della cameristica alle espressioni musicali contemporanee (spesso con prime esecuzioni assolute), dalla musica antica alla musica di tradizione popolare. E tra i fiori all’occhiello spiccano i cicli L’arte del canto, Il mondo del quartetto, Solopiano e Odissea Bach, che caratterizzano le scelte artistiche dell’associazione e che si avvalgono della presenza di eccelsi artisti di fama mondiale.

Adesso, in tempo di coronavirus, i concerti sono ovviamente sospesi, ma questa istituzione centenaria si farà trovare pronta, quando l'emergenza sarà finita, per restituire a Firenze uno spazio magico di grande musica.

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