Toccafondi (IV): il PD scelga tra noi e M5S

Il deputato fiorentino di Italia Viva chiede chiarezza agli alleati in vista delle amministrative. "Il modello di coalizione è quello che ha portato alla vittoria di Giani, Leu e M5S non c'erano"

Gabriele Toccafondi

Gabriele Toccafondi

Firenze, 10 febbraio 2021 -  Mentre, sulle agenzie e nelle chat delle varie correnti PD va in scena lo scontro sulla candidatura del Presidente del Consiglio uscente nel collegio senese lasciato libero dal Pier  Carlo Padoan, le segreterie politiche toscane sono già alle prese con la prospettiva delle prossime amministrative. L'onorevole di Italia Viva, Gabriele Toccafondi chiede chiarezza sulle prossime mosse  dei Dem: con noi, o con il Movimento 5 Stelle?

"Il Partito democratico deve decidere da che parte stare. Come emerge plasticamente  sulla vicenda della candidatura di Conte, nel Partito Democratico ci sono chiaramente due linee: quella contraria che fa capo alla segretaria regionale Simona Bonafè, e quella della sinistra di Enrico Rossi che è invece  molto favorevole, sostenendo che va a  rafforzare  l'alleanza strategica con i 5 Stelle.  Un dibattito che rende conto di un bivio politico fondamentale, e per noi imprescindibile: il  PD deve decidere se è riformista o massimalista.

E secondo lei?

Io so solo che 4 mesi fa abbiamo vinto in Toscana con un programma, degli uomini e parole d'ordine  che erano chiaramente di impronta riformista. Ed è un'alleanza che sta lavorando e sta funzionando bene. Si pensi ad esempio al piano vaccinale, a come in Toscana è stato congegnato, attraverso il coinvolgimento di palestre, palazzetti, scuole, centri sociali, e non puntando  sui gazebo costosissimi della Primula di Arcuri, dimostrando che abbiamo le idee chiare su come spendere bene i soldi dei contribuenti toscani. Si pensi anche alla questione del ritorno tra i banchi: a gennaio in Toscana le scuole sono riaperte tutte, regolarmente  comprese le superiori al 50%.  Caso più unico che raro in tutto il panorama regionale italiano. Solo ieri ad esempio, dopo più di un mese, gli studenti siciliani sono potuti tornare in classe. Qeuindi io dico che  noi dobbiamo essere fieri della coalizione che abbiamo messo in piedi in Toscana,  perché sta funzionando alla prova dei fatti.

LeU e 5 Stelle non potrebbero rafforzare l'alleanza? 

Leu e Movimento 5 Stelle hanno fatto scelte diverse: erano altrove. Avevano altri programmi, altri candidati, altre parole d'ordine

Ma, a parte il fatto che  per il Pd sarebbe mettere in discussione la linea della segreteria Zingaretti che sta puntando sull'alleanza tra PD(M5S/LeU come asse strategico del futuro centrosinistra, voi Conte dunque non lo votereste nel collegio senese?

Intanto ho visto che lo stesso Conte si è tirato fuori, almeno per il momento. Forse perché ha capito che l'aria intorno al suo nome non era proprio delle migliori.  Però il dibattito non è tanto sulle elezioni suppletive, pur importanti, di un collegio per la Camera. Il tema vero sono le amministrative dei prossimi mesi  in Italia ed in Toscana. Si va a votare in tanti comuni importantissimi come Milano, Roma, Torino, e in Toscana Sesto Fiorentino,  Montevarchi, Grosseto ed altri . Dunque la domanda è la stessa di prima: il Pd vuole  stare con i riformisti o vuole ricreare quel partito di sinistra , con idee che non esito a definire  un po' fuori dal tempo?. Noi siamo convintamente riformisti.  Proponiamo un programma all'altezza delle sfide che ci attendono  ed adeguato ai tempi che viviamo. Con un 'attenzione ai temi dello sviluppo che i nostri territori ci chiedono, in particolare oggi.  Stiamo vivendo in un momento difficile quindi la ripartenza de Paese ed anche dei nostri territori non arriva con la bacchetta magica ovviamente, ma nemmeno con ricette, come quelle proposte dalla sinistra massimalista, che definirei tranquillamente strapassate. Questo è il punto vero. 

Domenico Guarino

 

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