Pd, la corsa alla segreteria: Nardella, forza alle idee. E si avvicina a Bonaccini

Ieri l’incontro a Roma promosso dal sindaco di Firenze: «Non sono la terza via». Il presidente emiliano candidato al Nazareno sottolinea sinergia e sintonia

Il sindaco di Firenze Dario Nardella

Il sindaco di Firenze Dario Nardella

Firenze, 28 novembre 2022 - Sinergia e sintonia. Il percorso probabilmente da fare insieme per un nuovo Pd tra Stefano Bonaccini e Dario Nardella si gioca su questi denominatori comuni. Li esprime il governatore emiliano dopo l’incontro romano del sindaco fiorentino in missione per dare gambe e forza alla sua ’Idea Pd’.

«Sono assolutamente interessato ai contenuti usciti da ‘Idea Pd’ a Roma - dice Bonaccini, il candidato alla segreteria dem - Ho chiesto a Nardella di vederci già nei prossimi giorni per discutere insieme e amalgamare proposte e istanze che vengono dai territori e dalle competenze che gravitano nel campo democratico». E conferma: «Il confronto tra noi è stato intenso soprattutto in queste settimane. Vedo una sinergia e una sintonia che può essere utile al Pd a prescindere dalle candidature». C’è intenzione di entrambi a venirsi incontro tanto che Nardella in serata conferma senza spingersi oltre: «Il dialogo è aperto. Vediamo». Insomma tra pochi giorni si giocherà a carte scoperte. E’ interesse comune trovare un’intesa: Bonaccini rafforzerebbe ulterioremente la sua candidatura godendo dell’appoggio del totale fronte dei sindaci, Nardella potrebbe essere «valorizzato» nel nuovo vertice dem (presidente del partito mentre la vice di Bonaccini, si dice al Nazareno, sarà una donna e possibilmente del Pd del Sud) e con lui il gruppo degli amministratori. 

Il Pd toscano nel frattempo si è schierato nella sua quasi totalità con Bonaccini. Il governatore Giani, il presidente del consiglio regionale Mazzeo, la segretaria toscana Bonafè, il leader di Base riformista Lotti (stasera riunione da cui dovrebbe nascere un comitato ad hoc di sostegno al governatore emiliano). Negli ultimi giorni si è registrata particolare frizione tra Giani e Nardella (anche su decisioni amministrative tipo la sede dell’Archivio Alinari) mentre sta diventando sempre più profondo il solco tra Renzi e Nardella (ultima polemica sulla giunta comunale e il peso di Italia Viva) e si sta cementando la vicinanza tra il leader di Iv e il presidente toscano Giani. Nardella è rientrato dall’incontro romano col sorriso ribadendo che sono le idee a contare, non le correnti e non le candidature: «Ci candidiamo a portare idee e a costruire con pazienza e sacrificio una nuova comunità democratica della quale c’è tanto bisogno» ha detto a Roma vicino al sindaco di Bologna Lepore e di Pesaro Ricci. «Il congresso deve essere una occasione per voltare pagina, non una resa dei conti: basta personalismi, liti tra correnti, basta signori delle tessere, altrimenti in questa casa non ci vuole più entrare nessuno. Io non sono una terza via fra Bonaccini e Schlein».