Partito democratico, il circolo fiorentino Europa a Letta: "No a candidati fallimentari"

La lettera al segretario dem partita dal capoluogo toscano

Enrico Letta

Enrico Letta

Firenze, 10 agosto 2022 - "No a candidature fallimentari, no a nomi poco rappresentativi, no a logiche di apparato e senza idee". E' accorata la lettera che il circolo fiorentino "Europa" del Partito Democratico, scrive al segretario Enrico Letta. Una missiva in cui si chiede di riflettere sui nomi da presentare agli elettori. Il circolo, che conta tra gli scritti Enrico Rossi, vede infatti proposte "di candidatura di deputati e senatori uscenti protagonisti della stagione del 18,5%, la stagione fallimentare del Partito Democratico, della cesura con il proprio popolo e dell'abbandono del suo elettorato". 

Il circolo contestualizza il periodo: "Viviamo già̀ un momento di grande drammaticità, con alleanze nazionali che crollano solo dopo quattro giorni e in diretta televisiva, alleanze che giàà di per sé erano difficili da sostenere per la volatilitàà inconcludente di Calenda e del variopinto piccolo mondo che rappresenta: ostile al rispetto del lavoro, alla lotta alle diseguaglianze e, in maniera ancora più̀ netta all’agenda ONU 2030, senza alcuna tutela dell’ambiente se non piegato alla logica del profitto giustificato dall’emergenza energetica". 

Prorpio contestualizzando il momento il circolo dice: "Nel momento in cui dobbiamo candidare le personalità popolari, che possono conquistare lo spazio perduto, per logiche "non politiche" sono riproposti candidati impopolari, discussi, poco rappresentativi di una proposta politica di sinistra, riformista veramente e non del finto “riformismo” moderato dove sono i lavoratori e il popolo a pagare, ossia il presunto riformismo delle non dignitàà e della finanza".

Da qui l'appello: "Per questo ci appelliamo al Segretario Nazionale Enrico Letta, cui siamo ancora più vicini in questo momento, perchéé sia sgomberato il campo da candidature di una stagione fallimentare e che si abbia non il coraggio ma la politica come faro, rifiutando logiche di apparato senza idee e senza prospettiva, se non quella della sconfitta anche nella nostra terra di Toscana che non è il 'granaio' dei paracadutati e dei redivivi impresentabili. Confermiamo tutta la nostra fiducia e apprezzamento alla candidatura di Federico Gianassi e Emiliano Fossi, sicuri della qualità e di rappresentanza del nostro territorio. Ribadiamo con forza la necessità di candidature popolari e di sinistra, rappresentative di una cultura del lavoro, con solide e apprezzate esperienze di governo della nostra regione alle spalle".

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