Seduta storica del Consiglio regionale. Giani: "Ora lavoriamo tutti insieme"

Per la prima volta riunione in audio-videoconferenza

Eugenio Giani con il portavoce delle opposizioni Jacopo Alberti, consigliere della Lega

Eugenio Giani con il portavoce delle opposizioni Jacopo Alberti, consigliere della Lega

Firenze, 31 marzo 2020 - Il Consiglio regionale della Toscana si riunisce giovedì 2 aprile (inizialmente era previsto per martedì, poi è stato posticipato) in audio-videoconferenza. La decisione storica, presa all'unanimità dall'Ufficio di presidenza, è stata annunciata nei giorni scorsi dal presidente del Consiglio regionale toscano, Eugenio Giani. "I 41 consiglieri saranno collegati in rete, con la possibilità di presentare emendamenti o atti e di procedere alle votazioni. Lo abbiamo deciso per poter svolgere il Consiglio date le condizioni di indifferibilità e urgenza" dovute all'emergenza sanitaria ed economica da Covid-19.

Presidente Giani, prima volta in 50 anni senza avere fisicamente presenti i protagonisti principali. Che seduta del Consiglio sarà?

"Sicuramente sarà una novità assoluta, la sala del Consiglio e il Pegaso che ne fa da sfondo ai banchi dei consiglieri vuoti perché collegati in remoto da casa. Sarà però anche il segno che la tecnologia avanza e consente ciò che era impensabile fino a pochi anni fa: la videoconferenza attraverso cui si parla e si decide. È stata una scelta che abbiamo voluto per dare il senso che le istituzioni non si fermano anche nelle situazioni più difficili".

In primo piano inevitabilmente c'è la gestione dell'emergenza Covid-19 da parte della Regione. La strada toscana si sta rivelando appropriata. Ma non mancano le critiche. Che ne pensa?

"Sono i dati a dirci con chiarezza che la regione ha affrontato molto meglio di altre realtà italiane questa emergenza. Il numero delle postazioni di terapia intensiva rispetto agli abitanti ha trovato la Toscana in assoluto ai primi posti e questo ha consentito di gestire l’imprevisto fenomeno quando in altre regione il sistema sanitario ha mostrato evidenti fasi di collasso. Contemporaneamente il personale sanitario ha dato prova di professionalità e coraggio nel fronteggiare la difficile emergenza".

Non manca però il clima polemico. L'altro giorno il centrodestra è andato all'attacco sui finanziamenti al servizio transgender in piena emergenza Coronavirus.

"Sono rimasto amareggiato e meravigliato che il contributo ordinario a un consultorio che al massimo garantisce la presenza per stipendio lordo di due addetti e qualche prestazione di servizio sanitario debba diventare centrale nel dibattito quando in questo momento siamo concentrati ad affrontare quattromila circa contagiati da un virus che ha portato in Toscana più di duecento morti. Forse si è voluto sviare l’attenzione da quanto il modello Toscana abbia ricevuto apprezzamenti a livello nazionale e internazionale".

Forze del centrodestra avevano proposto una gestione condivisa o partecipata di questa fase. Ma poi non se n'è fatto di nulla. Non era auspicabile mettere da parte le divisioni secondo lei in queste difficili settimane?

"Come non se ne è fatto di nulla? Oggi ho passato tutta la mattina a raccogliere e ordinare atti di indirizzo che provengono da tutti i gruppi consiliari cercando di sintetizzare con il portavoce dell’opposizione Jacopo Alberti due possibili documenti unitari per la seduta di giovedì".

Un buon segnale, meno male.

"Certo, la strada giusta"

Come stanno i consiglieri dopo il caso Scaramelli?

"I consiglieri, anche quelli che avevano avuto contatti più ravvicinati nel momento più delicato, hanno superato positivamente la quarantena e fortunatamente non abbiamo più registrato casi positivi al Covid-19, nemmeno fra gli stretti collaboratori".

E la sanificazione dei palazzi della politica regionale?

"La sanificazione è stata necessaria per la salute e la sicurezza dei dipendenti regionali vista la situazione, oggi è completata e non vi sono stati più casi. Sarà opportuno intensificare la sanificazione di tutti gli ambienti pubblici e privati ove si concentrerà la presenza di cittadini nella progressiva ripresa dell’attività".

La sua vita da rappresentante istituzionale è stata stravolta. Niente incontri, palazzi chiusi, contatti azzerati.

"Questo momento storico mi ha permesso di riflettere su tante cose, sull'importanza dei rapporti umani, sui quali ho sempre fondato il mio modo di fare politica. Il mondo domani non sarà quello di ieri, dovremmo essere bravi a trasformare l’emergenza in motore di innovazione economica, sociale, culturale. Intanto ho avuto modo di comprendere meglio le potenzialità della rete internet che da casa o dal mio ufficio mi sta permettendo di portare avanti il mio impegno politico e in questo momento ancora più il mio impegno istituzionale, a servizio dei cittadini. Grazie ai tanti strumenti di oggi riesco a restare informato e in contatto senza dover azzerare niente, ma solo modificando il metodo".

Dopo questo primo appuntamento il Consiglio si riunirà puntualmente a domicilio dei consiglieri?

"Penso proprio di sì, dipende da quanto si prolungheranno le misure predisposte dal governo. Nel caso in cui dovremo ripetere sedute per videoconferenza ci attrezzeremo per poter affrontare anche le misure necessarie alla ripresa dell’attività economica e sociale".

Avete importanti decisioni da prendere.

"Dovremo predisporre misure eque per sostenere tutti coloro che animeranno il rilancio della nostra economia, imprenditori come lavoratori autonomi, dipendenti pubblici come privati, partite iva, professionisti, come i giovani che si affacciano a nuove imprenditorialità a partire dalle startup, considerando ogni espressione di lavoro e ingegnosa attività con la stessa attenzione".

Un pensiero per l'amico presidente dell'Albania che lei conosce bene che ieri ha commosso col suo discorso di legame all'Italia.

"Con Edi Rama sono legato da grande amicizia fin quando lui era Sindaco di Tirana e io Assessore ai Gemellaggi e alle Relazioni Internazionali del Comune di Firenze. Costruimmo un gemellaggio tra le nostre città fondato su tante iniziative concrete riscoprendo come la stessa città di Tirana nella pianificazione urbanistica degli anni ’40 aveva avuto come protagonista l’architetto fiorentino Gherardo Bosio. Ricordo quando con i nostri sistemi di irrigazione e illuminazione contribuimmo alla riqualificazione di piazza Skanderberg, il centro pulsante della capitale albanese. Ho avuto fremiti di commozione quando alla tv ho visto Edi annunciare gli aiuti in termini di medici e mezzi provenienti dall’Albania. Edi Rama una persona di grande cultura e forte carisma straordinariamente legato al popolo italiano. Il gesto di Edi e dell’Albania è una grande lezione a chi in Europa ha mostrato atteggiamenti di egoismo e miopia rispetto alla vera coesione europea".

Elezioni regionali, cosa aspettarsi?

"È imprevedibile quando sarà la data ma in questo momento posso solo dire che la mia priorità è fare il possibile per fronteggiare al meglio la drammatica emergenza Coronavirus, ricordando che da questa situazione dobbiamo uscire facendo squadra operando insieme senza lasciare indietro nessuno".

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro