Ilaria Cucchi: no allo sviluppo di Peretola. Dietrofront dopo l’ira di Giani e Nardella

Firenze, 13 settembre 2022 - Il disastro è servito. Con retromarcia e cotillon. La candidata del centrosinistra nel collegio di Firenze al Senato, Ilaria Cucchi, in un incontro pubblico dell’Alleanza Verdi-Sinistra italiana al Caffè delle Murate si lancia convintamente sull’aeroporto di Peretola dicendo con nettezza "la nostra idea è che non si tocca, che non può essere ampliato, e andremo avanti su questa linea". La posizione di Sinistra italiana. Ma è gelo. Imbarazzo generale. Silenzio da Palazzo Vecchio. Mentre esplode subito l’ira funesta del governatore toscano Eugenio Giani: "Correttezza avrebbe voluto che prima di fare affermazioni così in palese contrasto con la nostra politica si fosse confrontata con chi lavora per il buongoverno della Toscana". Nell’Italia blu degli ultimi sondaggi prima che imperasse il silenzio preelettorale c’era un puntino rosso: la provincia di Firenze. Chissà che la coalizione di centrosinistra marciando a passo di gaffe non riesca a farlo scolorire.

Dopo le parole di Cucchi è scoppiata l’iradiddio. Anche perché lei stessa aveva argomentato dicendo che sulle questioni territoriali è "in contatto con il sindaco Nardella" e che "sicuramente ci sarà una collaborazione ogni qualvolta ci sarà da affrontare delle tematiche inerenti il territorio. Sarà il mio punto di riferimento, così come tutte le altre realtà territoriali".

Forse sarebbe servito anche un confronto preventivo, prima che, a furor di Pd, fosse costretta a tornare maldestramente sui suoi passi. "Sul tema dell’aeroporto si vuole trovare un modo" per dire che c’è attrito "nella coalizione", dice mettendoci la classica toppa che è peggio del buco. "In realtà come ho già detto" l’aeroporto "è un tema delicato, su cui l’alleanza esprime grande sensibilità e su cui è necessario un coinvolgimento largo e partecipato del territorio e degli amministratori coinvolti per arrivare a una soluzione condivisa". Troppo tardi per fermare l’ondata. "Ormai è chiaro chi voterà per il Pd a Firenze voterà contro l’adeguamento del nostro aeroporto. Dopo il niet di Emiliano Fossi, candidato alla Camera, arriva quello di Ilaria Cucchi che, quando riesce a sfuggire alla rigida marcatura a uomo disposta dai democratici, non perde occasione per far comprendere quanto le sue posizioni siano sideralmente opposte da quelle di chi auspica lo sviluppo del territorio". Hanno preso l’assist sventolando la bandiera del Terzo polo, i candidati di Italia viva, Gabriele Toccafondi e Lucia Annibali, ma in particolare Stefania Saccardi che con la Cucchi si sfiderà al duello per il Senato.

La precisazione di Cucchi è arrivata dopo che i dem l’hanno richiamata all’ordine. Dopo che i candidati del Terzo polo avevano fatto notare "il silenzio imbarazzato del sindaco Dario Nardella e del suo delfino candidato alla camera Federico Gianassi".

Ma il dietrofront di Cucchi restituisce la parola anche a loro. "Ho parlato con lei e siamo d’accordo che qualunque posizione prenderà sarà condivisa con me e con gli altri amministratori del territorio", ci mette una pezza Nardella, spiegando di averle fatto presente che "per il Comune di Firenze e per la Città metropolitana il progetto del nuovo aeroporto è una priorità". Come a dire: Ilaria non ci provare più. "Il nuovo aeroporto serve alla città e dev’essere fatto", dice Gianassi.

Intervengono poi tutti i dem in ordine sparso dalla segretaria toscana, anche lei candidata, Simona Bonafè al segretario cittadino Andrea Ceccarelli dicendo che la posizione del Pd sull’aeroporto è nota da tempo. "Stiamo supportando il lavoro del presidente della Regione".

"Il Pd di Letta ha ufficializzato il passaggio dall’agenda Draghi a quella Fratoianni". E’ il turno di Francesco Bonifazi (Iv). Ecco sul piatto anche il pensiero di Matteo Renzi.